Anais Ginori per “la Repubblica” - Estratti
JORDAN BARDELLA
«Jordan, ti prego, avvicinati », grida una ragazza brandendo il cellulare. «Sono venuta apposta da Parigi». Un sorriso dopo l’altro, Jordan Bardella si mette in posa, cerca di accontentare decine di ventenni in delirio, avanzando a fatica, con i bodyguard in difficoltà per contenere la calca. «Roi du Selfie», dicono del nuovo astro della politica francese che ieri ha lanciato la campagna per le europee del Rassemblement National.
Non ancora trentenne, il giovane capolista svetta nei sondaggi tra il 28 e il 30%, staccando di quasi dieci punti la lista della maggioranza.
La musica batte il ritmo nel Palais de l’Europe, niente è casuale. Bardella ha scelto la città francese simbolo di immigrazione e criminalità, governata dai “social-macronisti”. “La France revient”, la Francia torna, è lo slogan di campagna svelato ieri, citazione dell’“America is back” di Ronald Reagan.
bardella marine le pen
Con l’aggiunta del sottotitolo: “L’Europe revit”, l’Europa rivive, un modo di rispondere a Emmanuel Macron che giusto una settimana fa ha accusato il Rassemblement National di continuare a essere il partito del Frexit. Altra fonte di ispirazione nella comunicazione del Rn: Jacques Chirac di cui Bardella ha ripreso, osservano cronisti politici della vecchia guardia, anche la pettinatura. Il Rassemblement National vuole organizzare degli “Stati generali dell’immigrazione”, come fece l’allora leader della destra negli anni Novanta.
jordan bardella
Marsiglia, dove a settembre Papa Francesco aveva fatto una preghiera per i migranti morti nel Mediterraneo. «On est chez nous» scandiscono i militanti quando Bardella parla cita Frontex, salutando l’ex direttore Fabrice Leggeri candidato nelle liste del Rn, e denuncia la presunta «sommersione migratoria» organizzata dall’Ue. L’equivalente francese di “Padroni a casa nostra” è un classico dei raduni di Le Pen, padre e poi figlia. Di diverso, però, c’è una scenografia da comizio rock che gira intorno alla “bardella-mania” soprattutto tra i più giovani, presenti in massa al raduno.
«Quel sorriso sembra naturale, ma ci abbiamo lavorato mesi» ha rivelato il suo ex media coach, il giornalista Pascal Humeau. «L’obiettivo era che la gente potesse dire: per essere un fascista, ha l’aria simpatica ». «È una Ferrari della comunicazione politica», riconosce un macronista, che poi subito tiene a precisare: «Non ha vere convinzioni e non studia a fondo i dossier». Il paragone con la casa di Maranello non descrive solo la velocità con cui Bardella ha accelerato la normalizzazione dell’estrema destra francese. C’è anche un riferimento alle sue origini italiane.
(...)
jordan bardella
«Nel mio paese, la Francia, ci stiamo preparando a dire: Ciao Macron» aveva detto Bardella, in un italiano misto al francese, al raduno fiorentino dei sovranisti europei organizzato a dicembre da Matteo Salvini. «Non c’è altra opzione che la vittoria», ripete dal palco di Marsiglia, promettendo che il 9 giugno sarà «il primo giorno dell’alternanza », Il Rassemblement National vuole trasformare le elezioni europee in una sorta di “mid-term” per il capo dello Stato. «Macron démission» urlano i militanti. «Se andate a votare non ci sarà bisogno delle sue dimissioni», risponde Bardella. L’astensione preoccupa il partito in vista dello scrutinio previsto tra cento giorni.
Marine Le Pen Jordan Bardella
Al momento il “bardellismo” non esiste. L’enfant prodige dell’estrema destra non si discosta in nulla da temi e ossessioni del partito, ma l’operazione di cosmesi è spettacolare.
«Merci Marine» ripete Bardella guardando la sua pigmaliona seduta in prima fila. Nell’applausometro rischia quasi di superare Le Pen e anche nei sondaggi di popolarità (31% lui contro 33% lei, secondo una rilevazione Elabe). «E se fosse Bardella il candidato dell’estrema destra alle presidenziali?» ha ipotizzato un programma della tv pubblica.
ARTICOLI CORRELATI
IL FUTURO DELLA FRANCIA?I GALLETTI COCCODE'L'EREDE DI MACRON E' IL NEOPREMIER ATTAL.SFIDERA'...