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    E SE IL PRIMATO DEL MILAN FOSSE MERITO ANCHE DELL’ASSENZA DEL PUBBLICO? CON POCHI TIFOSI SUGLI SPALTI SI SONO SCIOLTI I NODI MENTALI DI TANTI CAMPIONCINI IN ERBA CHE SOFFRIVANO IL PESO DELLA MAGLIA ROSSONERA E L’IMPATTO DI SAN SIRO (DOVE AL TERZO PASSAGGIO SBAGLIATO, SI INIZIA A RUMOREGGIARE) - L'ASSENZA DI PRESSIONE ALLO STADIO CONTA: I GIOCATORI MENO FREDDI RENDONO MEGLIO. NON E’ UN CASO CHE SASSUOLO E ATALANTA SIANO SUL PODIO IN A...


     
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    Gabriele Gambini per “la Verità”

     

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    «Creda a me, non creda a nulla» diceva Leo Longanesi, con quel gusto per il paradosso fulminante che in una manciata di parole demitizzava ogni certezza, strappando una risata al lettore di turno. La considerazione ben si attaglia all' agone sportivo: non c' è niente di più efficace del pallone per edificare miti da abbattere con l' effetto sorpresa che tanto manda in fibrillazione tifosi e allibratori.

     

    Pensiamo ai campionati di calcio delle nazioni europee più rappresentative in tempi di Covid-19, segnati da un calendario eccezionalmente lungo (vista la conclusione estremamente tardiva della stagione passata). Eccezion fatta per la Bundesliga tedesca, dove il noioso rigore teutonico impone Lipsia e Bayern Monaco nei piani alti della classifica rispettando i pronostici, in Italia, Spagna, Francia e Inghilterra c' è da divertirsi e da preparare i popcorn seduti sul divano, assaporando le novità. A partire dalla Serie A.

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    Dopo quattro giornate, il Milan, che un primo posto non lo vedeva dai tempi in cui schierava Massimiliano Allegri sulla panchina - ere geologiche fa - è capolista a punteggio pieno. Quattro partite, quattro vittorie convincenti, derby con i nerboruti cugini interisti incluso.

     

    Merito di Zlatan Ibrahimovic, certo, che in qualche soffitta di un appartamento milanese deve tenere un ritratto destinato a invecchiare al suo posto. Ma merito anche di circostanze, imprevisti causati dal coronavirus, volizioni. Lo spensierato caravanserraglio in grado di solleticare gli outsider e di irridere la pomposa schiatta dei favoriti. C' è chi dice che disputare le partite a porte chiuse, o comunque con un pubblico ristretto, abbia sciolto i nodi mentali di campioncini in erba che soffrivano la maglia rossonera nel tempio di San Siro.

     

    san siro milan san siro milan

    Al secondo posto, il Sassuolo gongola. Per i verdenero targati Mapei, 10 punti a due lunghezze dai milanisti, e un' etichetta di squadretta provinciale destinata ad andar stretta. Per non parlare della brigata Atalanta, ormai realtà identitaria nel calcio nostrano, terza in classifica e a suo agio nelle disfide all' ultimo sangue della Champions League, dove l' anno scorso rischiò il colpaccio, subodorando profumo di finale. Juventus e Inter per ora restano dietro, con il Napoli - dopo la sconfitta a tavolino coi bianconeri - pronto a rappresentare un' incognita su più fronti. Le scosse telluriche capaci di sovvertire ogni certezza non mancano nemmeno nella Liga spagnola. A sei giornate dall' inizio del campionato, il primo posto con 11 punti è nelle mani del Real. Ma non quello di Madrid. Si tratta della Real Sociedad, compagine basca con sede a San Sebastián.

     

    ciccio caputo ciccio caputo

    Nei primi anni Ottanta del secolo scorso, scegliendo la linea autarchica di schierare solo calciatori baschi, vinse pure due scudetti, ma nel 2006 retrocesse in Seconda sivisione. A pari punti si contende il primato col Villareal, provinciale con sogni di gloria. I Blancos del Real Madrid sono terzi, appaiati col Getafe e con la matricola Cadice. Per trovare giganti come il Barcellona di Leo Messi e l' Atletico Madrid di Joao Felix, bisogna scendere arrivando all' ottavo e nono posto, pur con due partite da recuperare per loro. In Premier League la musica cambia di poco. Il meraviglioso pavese Carletto Ancelotti se la ride.

     

    gasperini gasperini

    Il suo Everton è primo dopo cinque giornate, con un blasone su cui sono stati fatti investimenti notevoli, ma senza quel carico di aspettative con cui avversari ben più prestigiosi come il Manchester City degli sceicchi, oggi undicesimo, devono fare i conti. Al secondo posto, l' Aston Villa a punteggio pieno e con un match da recuperare: un' avanzata trascinante in barba alle previsioni.

     

    A lottare per il terzo posto c' è il Liverpool, e fin qui nulla di strano, tallonato da quel Leicester capace nel 2016 di compiere il miracolo sportivo targato Claudio Ranieri. Per trovare il Tottenham di Jose Mourinho e il Chelsea del magnate russo Abramovich, bisogna scendere alla settima e ottava posizione. Il Manchester United, ormai in rotta con il suo destino di (ex) dominatore, viaggia addirittura tra i bassifondi e il centroclassifica, benché debba recuperare una gara.

     

    La Ligue 1 francese, per una volta, non è garanzia di strapotere del Paris Saint Germain. Se la compagine parigina, da diverse stagioni, ha idealmente malmenato gli avversari a suon di picconate, il Lilla, primo in classifica a punteggio pieno, oggi sembra D' Artagnan: sottovalutato, e però spadaccino temibile.

    ANCELOTTI TIFOSI EVERTON ANCELOTTI TIFOSI EVERTON

     

    Sette partite, cinque vittorie, due pareggi e 17 punti nel suo carniere. Il Psg di Neymar e Icardi ha già patito due sconfitte, restando al secondo posto. Non scordando un dettaglio. Se il Covid-19 ribalta i pronostici del calcio, è anche perché la sua incidenza gonfia - letteralmente - la rete delle porte.

     

    ANCELOTTI ANCELOTTI

    Nella Serie A post confinamento domestico da quarantena, si stanno segnando molti più gol rispetto al passato. Le percentuali di «over» (nel gergo delle scommesse, puntare sul fatto che in una sfida siano segnati almeno tre gol complessivi) stanno aumentando a vista d' occhio.

     

    Così come il rendimento di quei calciatori che durante gli allenamenti somigliavano a fulmini di guerra, ma che soffrivano la pressione del pubblico allo stadio, disperdendo il loro talento sull' altare della strizza. Anche in questo caso, è possibile che disputare gli incontri con poco pubblico generi un disimpegno destinato a tradursi in maggior impegno, pur spensierato. Alcuni esseri umani, forse, si impegnano di più, se viene assicurato loro il disimpegno.

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