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    ARRESTATO L’UOMO CHE, LO SCORSO 17 LUGLIO, HA TRUFFATO LA ZIA 80ENNE DELLA GOVERNATRICE DELLA SARDEGNA, ALESSANDRA TODDE: SI E' FATTO CONSEGNARE TREMILA EURO IN CONTANTI E I GIOIELLI DI FAMIGLIA – IL LADRO È PARTITO DA NAPOLI E SI È PRESENTATO A CASA DELL’ANZIANA SIGNORA A NUORO, DOVE ABITA ANCHE LA MADRE DELLA TODDE - SPACCIANDOSI PER UN CARABINIERE, LE HA CHIESTO DEI SOLDI DICENDO CHE...


     
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    Estratto dell’articolo di Alberto Pinna per www.corriere.it

     

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    In trasferta da Napoli a Nuoro per truffare la vecchia zia di Alessandra Todde. «Sono un maresciallo dei carabinieri, sua sorella (la madre della governatrice, ndr) ha avuto un incidente d’auto. Bisogna sistemare le cose». La zia, Leliana Gandolfi, vicina agli 80 anni, gli ha consegnato 3 mila euro contanti e i gioielli di famiglia.

     

    L’autore l’ha fatta franca per una settimana, ma è stato tradito dalle telecamere che hanno fissato le immagini delle auto con la quale si aggirava nei paraggi del palazzo nel quale abita anche Francesca, la madre della Todde. P. I., queste le iniziali del truffatore, 44 anni, è stato arrestato a Napoli […]

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    IN TRASFERTA DA NAPOLI

    Un raggiro «toccata e fuga». L’arrivo in Sardegna, un’auto presa a noleggio e lo studio - probabilmente insieme a un complice - delle abitudini di casa Todde, la frode e l’immediata ripartenza per Napoli a bordo di un traghetto.

     

    Prima della «visita» alla zia, il 17 luglio scorso, una serie di telefonate, a nome di un inesistente «maresciallo Primo». L'uomo che si spacciava per sottufficiale dell’arma ha atteso che la mamma della governatrice, Francesca, uscisse per fare la spesa e poi ha suonato il campanello.

     

    […] LE INDAGINI

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    P. I. è andato via dopo pochi minuti. Al rientro Francesca Gandolfi, 86 anni, si è subito accorta della truffa e ha chiamato i veri carabinieri. La governatrice, impegnata in una riunione del consiglio regionale, si è precipitata a Nuoro, anche perché nell’immediato era parso che il truffatore fosse entrato nell’appartamento abitato dalla mamma. Rapidissime le indagini del nucleo operativo della compagnia di Nuoro. Le telecamere hanno dato i particolari dell’utilitaria utilizzata da P. I. e dalla targa si è potuto accertare che l’auto era stata noleggiata e il truffatore aveva dovuto, naturalmente, consegnare la patente. […]

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    FORSE UN COMPLICE E UN «PALO»

    Arrestato, rinchiuso nel carcere di Poggioreale, P. I. dovrà probabilmente ritornare a Nuoro per l’interrogatorio di garanzia. Le indagini continuano per identificare il complice e forse un terzo uomo che ha fatto da «palo». […]

     

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