Estratto dell’articolo di Elisabetta Reguitti per “il Fatto Quotidiano”

violenza sulle donne

Un anno di condanna per ogni anno di violenza perpetrata: 20 anni di reclusione inflitti al padre padrone della vicenda di Milano, accusato di 20 anni di violenze e maltrattamenti dalla moglie e dalle 4 figlie. La sentenza emessa dal Tribunale di Milano ha condannato l’uomo a pagare anche una multa di 3.500 euro, risarcimento di tutte le parti offese, e a un anno di sorveglianza speciale.

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Assolto dall’accusa di sequestro di persona per prescrizione. La richiesta del pm Giovanni Tarzia era stata di 16 anni e 6 mesi di reclusione e 11.700 euro di multa. Una brutta storia, tutta italiana, iniziata in Campania nel 2003 e proseguita nell’hinterland milanese; i primi fatti quando la moglie aveva solo 22 anni e tre delle loro quattro figlie poco più di 4, 2 anni e la terza solo qualche settimana. […]

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La legale ha usato definizioni quali “reazioni sbagliate, censurabili ma che non possono essere definiti maltrattamenti” riferendosi anche a passaggi delle deposizioni di parte civile sulle penitenze corporali come essere state rasate a zero. Dietro le sbarre dell’aula, durante la lettura della sentenza, c’è l’uomo, affranto. […]. “Sarei disposto anche ad ammazzare chiunque possa fare del male a mia moglie o alle mie figlie”. Si capisce che ne è convinto: sono “roba” sua.