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    I PROVINI PER LE ATTRICI? UNA SCUSA PER SCOPARE - CONDANNATO A SETTE ANNI E OTTO MESI IL FINTO REGISTA GINO FALCONE. DURANTE I CASTING PER FILM HARD ABUSAVA LE RAGAZZE, CHE ILLUDEVA RACCONTANDO LORO DI AVERE RAPPORTI CON LE STAR DI HOLLYWOOD - A UNA RAGAZZA AVEVA "PROPOSTO" DI RECITARE IN UN FILM CON AL PACINO - DURANTE I CASTING FINGEVA DI CHIAMARE VIP COME TONI SERVILLO, CHARLIZE THERON E CRISTIANA CAPOTONDI (CHE OVVIAMENTE NON SAPEVANO CHI FOSSE)


     
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    Estratto dell'articolo di Giulio De Santis per www.corriere.it

     

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    Provini hard per ottenere la parte in un film. Era la proposta di Gino Falcone, 59 anni, sedicente actor coach specializzato in sessuologia all’Actors Studio di New York, a giovani aspiranti attrici. Tre episodi per i quali, al termine del rito abbreviato, il finto regista è stato condannato a sette anni e otto mesi di reclusione. Le accuse vanno dalla violenza sessuale, alla tentata truffa, al falso. L

     

    e tre vittime - rappresentate dagli avvocati Marina Lo Faro e Giuseppe Campanelli - hanno subito le manovre dell’imputato tra il 2017 e il 2019. Per i traumi riportati una volta scoperta la verità sono tuttora in cura. Due, in particolare, sono state irretite dalle promesse di Falcone finendo per essere violentate. La terza, invece, ha capito in tempo.

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    La prima a cadere nella trappola di Falcone nel gennaio del 2017 è Floria (nome di fantasia, come quelli delle altre vittime), 27 anni. Il finto regista dice di chiamarsi Luca D’Amico, vanta il titolo acquisito a New York e la giovane gli crede.

     

    Falcone inventa che sta cercando l’attrice giusta per due film, «Mani» e «Trap». Entrambi prevedono scene di sesso. Floria vuole quella parte e per mesi si sottopone a provini hard. Non solo.

     

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    L’imputato fa anche finta di conoscere star di Hollywood, inscena telefonate, fa arrivare sul cellulare della ragazza messaggi firmati da attori e attrici di livello internazionale. Nel luglio di sette anni fa il castello di carta cade. Floria scopre la verità. Per lei è necessario ancora oggi uno psicologo.

     

    La seconda a cadere nella trappola è Caterina, 25 anni. L’uomo che l’abbaglia sostiene di chiamarsi Gino Paolo Monaco. Soprattutto, mette in chiaro di conoscere chi conta a Hollywood. Evita di fare nomi, ma racconta di avere in cantiere un film finanziato da produttori stranieri. Tuttavia la parte per cui è aperta la candidatura prevede scene hot. Caterina è titubante. Il finto Gino Paolo Monaco, ma vero Gino Falcone, no.

     

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    [...] Infine c’è Serena, 25 anni. È iscritta a un sito specializzato per chi cerca lavoro nel cinema, e-Talenta. Falcone la contatta, di nuovo come Gino Paolo Monaco, inscena siparietti dove fa finta di telefonare a Tony Servillo o Cristina Capotondi o, ancora, Isabella Ferrari. Inventa chiamate ad Al Pacino e Jeremy Irons. [...]

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