Estratto da www.open.online
azhar mossine
I giudici non hanno avuto dubbi: la morte della piccola Fatima, la bimba di 3 anni precipitata da un balcone di una palazzina del centro di Torino il 13 gennaio 2022, fu causata da un omicidio volontario.
La Corte d’assise di Torino ha condannato per questo all’ergastolo il 35enne Mohssine Azhar. Fatima era la figlia di una donna – abitante nello stesso condominio – con la quale l’uomo aveva una relazione. Nel corso del dibattimento, l’imputato ha sempre sostenuto che la bimba gli era sfuggita di mano mentre giocava con lei sul balcone.
FATIMA - LA BAMBINA MORTA DOPO ESSERE CADUTA DAL BALCONE A TORINO
Secondo la pm Valentina Sellaroli, invece, non ci sarebbero dubbi sulla volontarietà del gesto. Il giorno in cui Fatima precipitò dal balcone, Azhar era stato condannato dal tribunale a 8 mesi per una vicenda di droga e, secondo l’accusa, era alterato dall’effetto di alcol e hashish. In un primo momento, la madre aveva detto di non aver visto nulla.
Poi ha cambiato versione e ha rivelato agli inquirenti: «C’ero anche io, al quinto piano. Lui ha preso la bambina e l’ha buttata per terra. Quando un suo amico l’ha presa in braccio per portarla da me, lui si è messo in mezzo e l’ha buttata di sotto». A sollevare i primi dubbi sulla versione di Azhar era stata l’autopsia sul corpo della bimba compiuta dal medico legale Roberto Testi.
azhar mossine
Il fatto che Fatima cadde a una certa distanza dalle ringhiere del ballatoio ha fatto pensare infatti che il corpo abbia compiuto una parabola fino a terra. Non «sfuggita dalle mani» di Azhar, insomma, ma lanciata giù dal balcone. Subito dopo la lettura della sentenza, la madre della piccola – presente nell’aula di tribunale – ha tirato un sospiro di sollievo: «Ce l’ho fatta, ora Fatima può riposare in pace».
LUCIA CHINELLI - LA MAMMA DELLA PICCOLA FATIMA LUCIA CHINELLI - LA MAMMA DELLA PICCOLA FATIMA azhar mossine