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    È STATO ELETTO IL RAGGI SBAGLIATO - IL PADRE DI VIRGINIA CHE LITIGA COI VICINI E CHIAMA I CARABINIERI DURANTE L'ASSEMBLEA CONDOMINIALE. GLI AGENTI ARRIVANO (TROPPO PRESTO, DICONO) E TROVANO… - IL FUMANTINO LORENZO, PENSIONATO TELECOM, LOTTA SENZA SOSTA PER DIRIMERE TEMI COME L'ALLOGGIO DEL CUSTODE E LA FIBRA OTTICA. FINO A METTERE A VERBALE: ''NON MI ROMPA PIÙ I COGLIONI'', RIVOLTO ALLA SIGNORA B., COLEI CHE AVREBBE ''RUBATO IL REGISTRO PER POTER APPORRE LE SUE DICHIARAZIONI''. IL TRUMP DELLA CIRCONVALLAZIONE APPIA


     
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    Fabrizio Peronaci per il ''Corriere della Sera - Cronaca di Roma''

     

    Sono passati un bel po’ di mesi, ma le tensioni nel palazzo della discordia, sulla circonvallazione Appia, a ridosso della ferrovia, non sono mica rientrate. Gli abitanti, quando s’incrociano nell’androne o sul marciapiede sotto casa, ne parlano ancora oggi, e c’è anche chi ipotizza di passare alle vie legali su nuove materie del contendere, emerse nel frattempo. «Pronto, carabinieri? Intervenite al più presto...» L’antefatto fu questo: uno dei partecipanti alla riunione di condominio, lo scorso 17 febbraio, sollecitò l’immediato intervento di una pattuglia dell’Arma.

    LORENZO IL PADRE DI VIRGINIA RAGGI LORENZO IL PADRE DI VIRGINIA RAGGI

     

    Niente di grave in fondo: non era volato neppure uno schiaffo. Solo che quel «qualcuno» al telefono era davvero furibondo e soprattutto - ecco perché la vicenda continua a tenere banco nel quartiere, tra qualche ironia - non era propriamente uno sconosciuto: a fare la telefonata al 112 fu infatti Lorenzo Raggi, padre di Virginia, la sindaca. E «nel giro di 5 minuti, davanti a tutti noi increduli», giura adesso uno dei presenti, arrivò la forza pubblica... «Si presentarono due carabinieri che, dopo aver parlato con il signor Raggi, si affacciarono e ci videro composti e silenziosi, assolutamente tranquilli, attorno al tavolo. Dopo avergli chiesto il documento d’identità, se ne andarono senza fare nulla, un po’ stupefatti...»

     

    virginia raggi virginia raggi

    La scena è ambientata nella sala messa a disposizione dalla vicina parrocchia di Sant’Antonio da Padova. Quel pomeriggio a presiedere la riunione era stato eletto il papà della sindaca, pensionato Telecom. Casus belli? Dissensi sulla gestione dell’ex alloggio del custode e sull’installazione della fibra ottica, a quanto pare. Fatto è che, a un certo punto... «Alle ore 19.31 sono stati allertati i carabinieri, poiché la signora B. ha letteralmente rubato il registro per poter apporre proprie dichiarazioni», c’è scritto sul verbale d’assemblea. Nessun cenno a insulti o aggressioni fisiche che pure accadono di frequente, nella dimensione iper-nevrotica tipica della vita di condominio. Sfogliando i precedenti, tuttavia, qualcosa affiora.

     

    virginia raggi foto mezzelani gmt 022 virginia raggi foto mezzelani gmt 022

    Tra il babbo della sindaca (che con sua moglie occupa l’appartamento all’ultimo piano) e alcuni vicini le accuse reciproche su presunte «opacità» di gestione sono continue e molto accese. Chi ha ragione? Poco importa. Toccherà (nel caso) a un giudice pronunciarsi. Di certo i contrasti vanno avanti da tempo e lui ha sempre mostrato grinta, quando c’è da discutere. «Il signor Raggi ha detto alla signora B. “non mi rompa più i c...”», recita un verbale del lontano 2012. Così. Testuale. Con la parola per esteso.

     

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