Estratto dell’articolo di Alessia Marani per “Il Messaggero”
SANTOS MEDINA FAMILIA - er banana
Estradato in Italia l'uomo d'oro del narcotraffico internazionale che a Roma aveva la base e la mente criminale. Era lui la "cerniera" tra i produttori colombiani e i broker capitolini al servizio di Ndrangheta e Camorra che hanno inondato le piazze di spaccio di mezza Italia con fiumi di cocaina fatta arrivare attraverso «canali sicuri» in porti e aeroporti.
Il nome di Santos Medina Familia, 53 anni, Capitano della Policia Nacional Dominicana, nel 2021 era stato inserito nell'elenco dei "100 latitanti" più pericolosi. Per tutti era "Er banana". Nelle indagini di Gico della Guardia di Finanza e della Squadra mobile, non a caso, il suo profilo era emerso per l'organizzazione di importazioni di droga tramite corrieri destinati all'aeroporto di Fiumicino e, per mezzo di container, diretti al porto di Genova dove - era il 2013 - spuntarono fuori quasi tre quintali di "neve" occultati in un carico di banane.
cocaina
Medina nel 2017 sfuggì all'arresto nell'ambito dell'operazione "La Romana - Fireman" coordinata dalla Dda che portò in carcere 19 persone. E si diede alla latitanza. Le indagini avevano scoperchiato un'agenzia del crimine messa su da vecchie conoscenze del sottobosco della destra eversiva romana, ex ultras della Curva Nord dell'Olimpico e faccendieri del litorale in affari con la potente ndrina degli Alvaro di Sinopoli (Rc).
I calabresi finanziavano i carichi, i romani contattavano i narcos in Centroamerica che con la complicità dell'ufficiale corrotto, organizzavano le importazioni dello stupefacente. In quantità industriali.
COCAINA SUL DARK WEB
Mauro De Bernardis, 54 anni, "er balena", detto anche "Spaghetti" o "Canguro" di Casalpalocco, era il "broker", considerato il cervello dell'organizzazione. Della batteria facevano parte, tra gli altri, l'imprenditore dell'Infernetto, Davide Maria Boncompagni, 56 anni, e Marco Turchetta, "Orso", oggi 60enne, amico fraterno del defunto Fabrizio Piscitelli, alias Diabolik, ex capo degli Irriducibili della Lazio, ucciso nel Parco degli Acquedotti il 7 agosto del 2019.
Medina era il dominus degli imbarchi sicuri, a detta del collaboratore di giustizia Edmondo Marco Colangelo che lo conobbe attraverso un amico comune, "Alejandro", narcos colombiano. «Aerei, velieri, navi porta container - rivela il pentito ai migliori agenti del Gico - Medina assicurava la discesa sicura in Italia di ingenti quantità di droga».
cocaina nascosta tra le banane al porto di gioia tauro
Il suo gruppo a Santo Domingo disponeva di un deposito dove era stoccata la cocaina e si avvaleva, come scrive il gip nell'ordinanza di custodia cautelare, «di plurimi canali di approvvigionamento in Centramerica (...)» potendo «disporre di una struttura operativa anche in Spagna dove in alcuni casi, la coca veniva temporaneamente concentrata» prima di arrivare a Roma. [….]
Parte della droga venne recuperata nell'abitazione di un vigile del fuoco al Tuscolano. Su Malpensa De Bernardis & Co. potevano contare su alcuni dipendenti aeroportuali infedeli, tra cui Michele Andolfo, classe 58, che aveva lasciato Ostia e i suoi amici "camerati" vicini ai Nar, per trasferirsi a Milano.
cocaina nascosta tra le banane al porto di gioia tauro
Catturato nel 2023 dalla Policia nacional, dopo un anno di battaglia giudiziaria, gli inquirenti italiani sono riusciti a ottenerne l'estradizione per via della sua fattiva partecipazione al narcotraffico internazionale, non un semplice concorso esterno. Tutti i 19 indagati, nel frattempo sono stati condannati in primo grado fino a 20 anni di reclusione. Stive e bagagli imbottiti di droga passati indenni grazie a dipendenti o poliziotti corrotti; velieri pronti a solcare i mari per approdare di notte sulle coste tra Anzio e Civitavecchia: la storia dei narcos romani si ripete. […]
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