Matteo Pucciarelli per repubblica.it - Estratti
GIANFRANCO PAGLIA A ZONA BIANCA
La storia è questa: domenica sera Gianfranco Paglia - colonnello medaglia d'oro al valor militare e su una sedia rotelle per tre colpi di proiettile ricevuti in Somalia nel 1993, un combattimento dove salvò la vita di alcuni suoi commilitoni - è ospite di Zona Bianca, su Rete 4. Gli chiedono un parere sul collega (ex?) generale Roberto Vannacci, oggi candidato con la Lega all'europarlamento.
La sua opinione è netta, dice che "Vannacci ha disonorato la divisa, i suoi discorsi sono stati divisivi e per questo è stato sospeso per 11 mesi". Tra l'altro Paglia è un uomo di destra: fu anche eletto in Parlamento con il Popolo della Libertà nel 2008, vicino a Gianfranco Fini.
vannacci
Dopo la trasmissione però accade questo. Vannacci gli dedica un post social ("fuoco di PAGLIA", ironia davvero ricercata, degna di uno scrittore di successo), lo stesso fa il suo braccio destro Fabio Filomeni, ex colonnello della Folgore, anima nera del già bruno vannaccismo: "Farebbe bene a scusarsi pubblicamente per aver oltrepassato il limite". Risultato finale: Paglia viene ricoperto messaggi rabbiosi sulla propria pagina social, una shitstorm in piena regola, come ai tempi della vecchia Bestia salviniana, quando il metodo era semplice e rodato, cioè prendere di mira un personaggio sgradito e intimidirlo facendogli arrivare una tempesta di cavallette addosso.
roberto vannacci a dritto e rovescio 3
Il piccolo particolare della vicenda è che il colonnello medaglia d'oro è suo malgrado un disabile, argomento sul quale Vannacci ha già consegnato alla storia il proprio sfondone discriminatorio. Così il sindacato Aspmi, Associazione Sindacale Professionisti Militari, vista le centinaia di commenti contro Paglia, oggi esprime "la propria totale solidarietà a Paglia, attaccato sui social nelle ultime ore da alcune decine di utenti che hanno formulato commenti ingiusti e gravemente offensivi".
Il sindacato militare ricorda che "da soldato del ruolo d’onore, Paglia si è battuto per i diritti dei militari, per promuovere lo sport paralimpico e i diritti dei disabili militari e delle loro famiglie (...)
GIANFRANCO PAGLIA