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matteo salvini giancarlo giorgetti
Il momento, nonostante il consenso alle stelle, per Matteo Salvini e la Lega è difficile, spinoso, complesso. A tranquillizzare il leader, i sondaggi, grazie ai quali ha tirato un sospiro di sollievo. Cifre che gli permettono di accarezzare l'idea di arrivare a governare da solo, la sua grande ambizione.
Ma le difficoltà sorgono sia nella gestione del consenso, sia nelle voci che arrivano dalla Russia, sia nella scelta del momento giusto per tornare al voto ma, ora, anche nel rapporto con Giancarlo Giorgetti. Quest'ultimo, è cosa nota, da tempo vorrebbe staccare la spina alla maggioranza gialloverde. Tanto che ora retroscena di stampa lo danno vicino all'addio a Palazzo Chigi, e la sua ascesa al Colle della scorsa settimana per comunicare che avrebbe rifiutato il ruolo di commissario Ue era stata interpretata da molti leghisti proprio come un segnale in tal senso, un segnale della fine.
salvini giorgetti
Ed in questo contesto piove anche un ultimo retroscena, pubblicato su La Stampa. Il tema è quello dell'autonomia, su cui il M5s sta nicchiando. Tema decisivo per la Lega e ancor più importante per chi, come Giorgetti, appartiene alla vecchia guardia. E il sottosegretario è stufo marcio delle resistenze grilline sull'autonomia, dunque sostiene con Salvini che questa sia un'ottima ragione per rompere.
giancarlo giorgetti matteo salvini
Ma per il leader, ancora, non è il momento. "Raccontano di una discussione molto accesa tra il vicepremier e il suo numero due - scrive La Stampa -, che ancora siede da sottosegretario a Palazzo Chigi". Il punto è che per Giorgetti non vi è ragione per aspettare, anche perché la manovra di Bilancio, in autunno, potrebbe gravare interamente sulla Lega. Salvini, come detto, desidera temporeggiare ancora un po', mirando a risucchiare altro consenso al M5s. Ma la differenza di veduta rischia di lacerare un rapporto importantissimo ai vertici del Carroccio, quello tra Salvini e Giorgetti, appunto.