Francesco Semprini per “la Stampa”
DONALD TRUMP - MELANIA E IL FIGLIO BARRON
I maligni sostengono che ieri, durante la loro visita esplorativa alla Casa Bianca, Donald e Melania Trump si siano guardati con una certa attenzione intorno per capire quali ritocchi apportare al 1600 di Pennsylvania Avenue in vista del loro ingresso. Uno scambio di occhiate per mettere giù una bozza di make-up: il 20 gennaio del resto è dietro l' angolo, e personalizzare la Casa Bianca in stile Trump non è certo cosa da poco.
È vero, c' è un protocollo che impone di rispettare certi standard di buon senso e buon gusto per chi mette piede in residenza, ma «The Donald» è senza dubbio un presidente sui generis, e con lui lo sarà anche la Casa Bianca.
donald e melania trump
Per capirlo basta dare un' occhiata agli interni della magione sospesa tra le nuvole dove i neoconiugi presidenziali vivono. Il 58esimo piano della Trump Tower sulla Quinta Avenue è un concentrato di oro e marmi a metà tra la reggia di Versailles e il villone di Scarface. Uno stile tagliato proprio sul tycoon, che all' inizio degli Anni Ottanta diede indicazioni ben precise all' architetto dei supervip, Angelo Donghia, per realizzare tanta magnificenza.
Giallo ocra, beige, rosa, rossastro, alternati o rimescolati: è questa la declinazione cromatica che la Casa Bianca potrebbe assumere nei prossimi quattro anni, se non di più. C' è chi parla di «Golden House» perché il bianco è troppo poco, quasi banale, per un presidente come «super Trump».
DONALD TRUMP E MELANIA ALLA CASA BIANCA
Anche perché se «l'America torna a essere grande di nuovo», di tale grandezza bisogna farne sfoggio. A partire dalle rubinetterie del bagno sino all'Ufficio ovale, dove ieri il presidente uscente e quello entrante hanno avuto il loro primo colloquio ufficiale. E dove The Donald avrebbe immediatamente pensato a un posto per la scrivania in stile Luigi XIV oggi posta nello suo studiolo che affaccia su Central Park.
casa trump con marmo e finiture in oro zecchino
E quando Donald e Barack hanno parlato davanti ai giornalisti, il tycoon stava già prendendo le misure della «frugale» poltroncina su cui era seduto per piazzare al suo posto la sedia in stile Luigi XV (una rarità) in oro e tessuto damascato con gambe corte curvilinee e braccioli accorciati. Il tour della Casa Bianca al fianco di Michelle ha invece permesso a Melania di prendere le misure per i primi interventi.
Innanzitutto via l' orto, «tanto Donald mangia junk food», e al suo posto un campo da minigolf, otto buche, perché le voglie del presidente vanno sempre assecondate. I giardini vanno ridotti, tutto quel verde inutilizzato è uno spreco, sarebbe il caso invece di allargare lo spazio per il parcheggio dei Suv degli ospiti.
casa trump
Infine qualche bel nano da giardino, rigorosamente in oro, e perché no qualche pianta tropicale, magari portata dalla magione Mar-a-Lago, in Florida. A completare l' opera un paio di statue esotiche come il leone a misura d' uomo che il piccolo Barron cavalca di solito nell' attico al 725 di Fifth Avenue. Tutta da rifare anche la stanza di Bo, il cane degli Obama, perché Spinee, il fedelissimo di Trump, ha ben altre esigenze. Certo, in mancanza dell' architetto Donghia, deceduto molto tempo fa, a chi si affiderà The Donald per questo restyling?
donald trump barack obama
C' è chi dice che su questo sia in corso un contenzioso con Melania: lei vorrebbe avere carta bianca al riguardo, del resto il suo di restyling dai tempi delle passerelle fa sperare in qualcosa di meglio. Basti vedere gli abiti Ralph Lauren, Michael Kors o Rouland Mouret indossati nelle occasioni importanti, dalla convention di Cleveland alla notte elettorale. Abiti di un certo stile, in nero ma soprattutto in bianco, colori più adatti alla White House. Chissà se in mancanza di altri incarichi adeguati per la neo First Lady il presidente si convincerà a concederle questa delega? L' America del buon gusto tifa per lei.