Vittorio Puledda per “la Repubblica”
SUN VALLEY CONFERENCE RUPERT MURDOCH
Il calo della pubblicità sui giornali non risparmia nessuno. Se poi ci si mette anche il dollaro forte, a minare i bilanci, si ha la miscela giusta per veder scendere i conti. Come è successo a Rupert Murdoch e alla sua News Corp, il gigante dell’editoria che ha visto più che dimezzarsi i profitti (-52%) a 23 milioni di dollari (mentre il giro d’affari si è ridotto dell’1%).
All’amministratore delegato del gruppo, Robert Thomson, non è rimasto che ammettere che l’impero dell’editoria ha dovuto fare «i conti con varie sfide sul fronte dei ricavi, particolarmente nella divisione News and Information services» da cui derivano i due terzi del fatturato del gruppo.
news-corp
Ebbene, quest’area di business che si estende dagli Stati Uniti (con il Wall Street Journal) all’Australia, alla Gran Bretagna (dove pubblica The Sun ), ha visto un calo del fatturato del 9% e una contrazione degli introiti pubblicitari del 12%. News Corp ha accusato anche un calo dei ricavi da abbonamenti e diffusione (-6%) solo parzialmente bilanciato dagli abbonamenti digitali, in crescita.
Bene invece la divisione libri, salita del 14%. Al quadro difficile del mondo dell’editoria, si è aggiunto il rally del dollaro, erodendo i margini del colosso della carta stampata. Che, per far fronte alla pressione dei ricavi, sta cercando di diversificare nel settore dell’immobiliare digitale.
WEB INTERNET PUBBLICITA
Infatti l’anno scorso ha anche comprato un sito americano -Move - specializzato in inserzioni immobiliari, che insieme agli altri servizi di analisi finanziaria e informazioni nel comparto ha visto crescere i ricavi del 67%. Del resto, far fronte al calo pubblicitario continuerà ad essere una necessità per la carta stampata: secondo le previsioni del centro di ricerca specializzato MagnaGlobal, nel 2015 a livello globale il declino della pubblicità sui giornali sarà ancora pari all’11%.