• Dagospia

    ECCO IL PIANO DEL DIVORZIO TRONCHETTI-MALACALZA: UNA NEWCO CON CLESSIDRA, INTESA E UNICREDIT


     
    Guarda la fotogallery

    Rosario Dimito per "Il Messaggero"

    VITTORIO MALACALZA E MARCO TRONCHETTI PROVERA IN TRIBUNA ALLO STADIO MEAZZAVITTORIO MALACALZA E MARCO TRONCHETTI PROVERA IN TRIBUNA ALLO STADIO MEAZZA

    Colpo di acceleratore nel riassetto del gruppo Pirelli. Mercoledì 22 dovrebbe tenersi un vertice fra i legali di Marco Tronchetti Provera e quelli della famiglia Malacalza per valutare la possibilità di trovare un compromesso al lungo contenzioso fra le parti. In vista di questo appuntamento, i consulenti di Clessidra, Unicredit e Intesa Sanpaolo dovrebbero definire nel prossimo week end, un piano di intervento su Camfin finalizzato all'accorciamento della catena.

    Il riassetto, così come è stato disegnato dalle banche, è subordinato alla disponibilità di Vittorio Malacalza ad accettare la scissione proporzionale di Gpi dove possiede il 30,94%, avendo in cambio una quota di circa il 25% di Camfin, nella quale il gruppo ligure ha oggi il 12,37%. Complessivamente l'investimento è costato 101,5 milioni.

    tronchetti malacalzatronchetti malacalza

    «Considerando le quotazioni degli ultimi tre mesi - ha detto Tronchetti all'assemblea Camfin di martedì scorso - vale circa 150 milioni, uno dei rendimenti migliori di borsa degli ultimi anni». L'imprenditore genovese finora ha fatto sapere che, per siglare un armistizio, vorrebbe una quota diretta in Pirelli di circa il 7%: ma su queste basi Tronchetti non accetta alcun dialogo. Avvocati e banche stanno confezionando una soluzione. Oltre Unicredit e Intesa, al lavoro ci sono Giuseppe Lombardi (studio Lombardi Molinari) per Tronchetti, Sergio Erede (studio Bonelli Erede Pappalardo) per Malacalza, Francesco Gatti (studio d'Urso Gatti Bianchi) per le due banche, Carlo Pavesi (studio Pavesi Gitti) per Clessidra.

    Pirelli re - marchioPirelli re - marchio

    NEWCO CLESSIDRA-BANCHE
    «La società non aggiunge nulla rispetto a quanto dichiarato dal dottor Tronchetti giorni fa», dicono dalla Bicocca. Il piano prevede che Clessidra, Intesa e Unicredit costituiscano una newco con un investimento complessivo di 200-250 milioni, ripartito in un 40% del fondo guidato da Claudio Sposito e in un 30% a testa dei due istituti. Allo stato, le cifre sono ballerine, perchè dipendono dai valori che guideranno la scissione di Camfin. Definito il divorzio, potrà partire il riassetto.

    Enrico CucchianiEnrico Cucchiani

    Newco e Gpi, quest'ultima interamente di proprietà di Tronchetti, Alberto Pirelli e Massimo Moratti, potranno lanciare l'opa sulla finanziaria che possiede il 26,2% di Pirelli. L'offerta di newco e Gpi, legati da un patto di sindacato, dovrebbe essere su una quota del 71% circa, visto che il 29% di Camfin dovrebbe restare a Gpi post-scissione. La ripartizione delle quote fra i due offerenti è legata anch'essa agli esborsi, subordinati all'adesione o meno di Malacalza all'opa.

    Federico Ghizzoni UnicreditFederico Ghizzoni Unicredit

    E' evidente che Gpi dovrà essere a sua volta finanziata dalle banche e a operazione conclusa, si dovrebbe procedere a una fusione a cannocchiale di newco e di Gpi in Camfin delistata, nella quale l'assetto vedrebbe Clessidra e le banche in maggioranza con il timone, però, nelle mani di Tronchetti. La governance dovrà prevedere l'esercizio di opzioni put a tre anni, delle banche contro Clessidra, Tronchetti oppure investitori da loro indicati.

     

    SERGIO EREDESERGIO EREDE

     

    Guarda la fotogallery


    ultimi Dagoreport