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    “ECCO PERCHÉ IL MONDO NON È FINITO” - LA NASA DIFFONDE UN VIDEO UFFICIALE PER SPIEGARE LA PROFEZIA MAYA - NESSUN MINACCIOSO ALLINEAMENTO DI PIANETI, NESSUNA INVERSIONE DEI POLI TERRESTRI, NESSUNA TEMPESTA SOLARE E NESSUN CORPO CELESTE CHIAMATO NIRIBU PRONTO A DISTRUGGERCI: “IL 21 FINIVA IL LORO CALENDARIO” - NON POTEVA DIRLO PRIMA?…


     
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    Stefano Rizzato per La Stampa

    Dalla Nasa immagini dallo spazioDalla Nasa immagini dallo spazio

    «Se state guardando questo video, significa che il mondo non è finito ieri». La Nasa non ha rinunciato a fare un po' d'ironia. Colpa delle troppe email e telefonate, partite dai cittadini più creduloni e apprensivi, ricevute nei giorni scorsi dall'agenzia spaziale americana. Che ha scelto un filmato, pubblicato con un po' d'anticipo sul fatidico 21-12-12, per spiegare che non c'è mai stata alcuna profezia Maya.

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    «Il lungo computo Maya è il sistema più sofisticato mai esistito per calcolare il tempo spiega nel video John Carlson, direttore del centro per l'archeoastronomia -. Funziona come un contachilometri, che continua a scorrere e, prima o poi, è destinato a tornare al punto di partenza. Così ieri il calendario Maya si trovava nella stessa esatta posizione del 31 agosto 3114 avanti Cristo: la data che questo popolo aveva indicato come l'inizio di tutto».

    MAYA FINE DEL MONDO jpegMAYA FINE DEL MONDO jpegMaya tutti in salvo nei trulli o in PiemonteMaya tutti in salvo nei trulli o in Piemonte

    Insomma, la chiusura di un lunghissimo ciclo. «Una data che i Maya consideravano di grande importanza nella loro teologia - continua Carlson - e che mai, in nessun frammento arrivato a noi, avevano indicato come portatrice di catastrofi, né tanto meno della fine del mondo».

    maya fine del mondo nasamaya fine del mondo nasa

    Dunque nessun minaccioso allineamento di pianeti, nessuna inversione dei poli terrestri, nessuna tempesta solare e nessun corpo celeste chiamato Niribu pronto a distruggerci. Bizzarre teorie moderne alle quali la Nasa ha opposto l'evidenza della scienza. «Un pianeta in rotta di collisione con il nostro o qualcosa di simile - chiarisce l'astrofisico David Morrison - sarebbe stato a lungo la stella più grande e luminosa in cielo e chiunque l'avrebbe notato. Non serve chiedere alla Nasa. Basta uscire di casa e guardare in su».

    E ora, passato il giorno tanto atteso e a quanto pare da qualcuno anche temuto, esaurite tutte le battute sui Maya, cosa resta del 21 dicembre 2012? Il video della Nasa risponde anche a questo: «Può essere l'occasione - dice Carlson - per riflettere sulla grandezza di un'antica civiltà, capace di immaginare una scansione temporale e ordini di grandezze oltre ogni orizzonte moderno».

     

     

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