GIORGIA MELONI GENERALE HAFTAR
Estratto dell’articolo di Grazia Longo per “La Stampa”
Non solo una strategia per gestire lo sbarco dei migranti sulle nostre coste, ma anche una collaborazione con Libia e Tunisia per contenere le partenze. Il problema va risolto all'origine e così il Viminale ha predisposto un doppio tavolo di trattative.
E per stringere i tempi […] sabato pomeriggio il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi ha avuto un colloquio a tu per tu con il generale libico Khalifa Belqasim Haftar e il 15 maggio volerà a Tunisi per mettere a punto un piano ad hoc. Si sta, inoltre, delineando nei dettagli il piano di finanziamento alla Libia e alla Tunisia con fondi nazionali della cooperazione allo sviluppo: si tratta di diversi milioni di euro, ma la cifra esatta non è stata ancora quantificata.
macron haftar
[…] Haftar […] ha incontrato la presidente del consiglio Giorgia Meloni e il ministro degli Esteri Antonio Tajani per affrontare l'emergenza migranti. Ma poi l'altro ieri ha voluto un faccia a faccia con Piantedosi per meglio definire la macchina operativa. Si è trattato di un incontro riservato, ma dal Viminale filtra che si è stretto un patto di collaborazione per arginare la fuoriuscita dei migranti dal territorio libico della Cirenaica in cambio di un appoggio da parte del nostro governo per sostenere l'economia agricola.
Il comandante dell'autoproclamato Esercito nazionale libico (Lna), […] si è detto disponibile a frenare l'ondata migratoria in partenza verso l'Italia grazie al supporto di strumenti e mezzi forniti dal nostro Paese. […] Haftar […] ha garantito di controllare i confini meridionali del suo territorio. Aspetto quanto mai determinante se si considera che la rotta dalla Cirenaica è particolarmente "calda". Sono quasi 10 mila, infatti, le persone giunte da quell'area nei primi 4 mesi dell'anno. Quasi il doppio di quelli partiti dalla zona controllata dal governo di Tripoli.
HAFTAR
Certo, spiegano dal Viminale, l'ex ufficiale dell'esercito di Gheddafi, non è un personaggio facile e non bisogna dimenticare che è sostenuto dagli egiziani e dalle milizie mercenarie russe della Wagner. Ma se quest'ultimo fronte potrebbe rappresentare un problema per l'Italia, lo è meno l'influenza dell'Egitto con cui il nostro Paese, nonostante la questione ancora aperta del caso Regeni, ha buoni rapporti.
EMMANUEL MACRON KHALIFA HAFTAR
Ma oltre alla Libia, l'altro nostro importante interlocutore per la questione migranti è la Tunisia. Da qui, dall'inizio dell'anno, sono arrivate oltre 24 mila persone. «Nei prossimi giorni - ha annunciato Matteo Piantedosi lo scorso 3 maggio - farò una missione a Tunisi per fare in modo che si arrivi ad azioni condivise con quel Paese e a un blocco delle partenze». E ora dal ministero confermano che il viaggio è stato programmato per il prossimo 15 maggio.
Nel frattempo è in corso un tavolo tecnico tra i due Paesi per definire una task force che possa ridurre le partenze. L'Italia fornirà mezzi di trasporto e strumentazioni tecnologiche per potenziare il pattugliamento delle coste tunisine e l'impegno degli 007 per ostacolare la costruzione di navi e barchini. […]
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