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    FURIA DA FERIE  - ECCO TUTTI I SEGRETI PER EVITARE LO “SHOCK” DEL RIENTRO IN UFFICIO - PER GLI PSICOLOGI COMBATTERE STRESS E IRRITABILITA’ E’ POSSIBILE, "BASTA ANTICIPARE IL RITORNO PER RIABITUARSI ALLA QUOTIDIANITÀ” - “NON FARSI SOPRAFFARE DAGLI IMPEGNI MA STILARE UNA LISTA DI PRIORITA’” - “DORMIRE 6-7 ORE PER NOTTE, FARE ATTIVITÀ FISICA E….”


     
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    Stefania Lolla per il Giornale

     

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    Si chiama sindrome da rientro ed è caratterizzata da irritabilità, cali di attenzione, nervosismo, tristezza, ansia, spossatezza, tensione muscolare e tachicardia. Sintomi fastidiosi, che fanno la loro comparsa nel momento in cui si passa da un periodo di riposo a uno fitto di impegni, come al rientro dalle ferie. «Capita perché viene richiesto al nostro corpo di riadattarsi ai nuovi ritmi lavorativi in un tempo troppo breve, soprattutto se la vacanza è stata particolarmente sregolata - spiega Maria Ausilia Zucchella, psicologa e psicoterapeuta a Gravellona Lomellina (Pavia) - fare le ore piccole, svegliarsi tardi, abbuffarsi ai pasti o mangiare a orari diversi dai soliti è deleterio non solo per il corpo ma anche per la mente». Ci si sente, infatti, quasi in dovere di concentrare nelle poche settimane di relax tutto ciò che si vorrebbe fare in vacanza.

     

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    Il risultato è che ci stressiamo già al mare o in montagna e torniamo così più stanchi di prima. Ma contrastare la sindrome da rientro è possibile. «Il consiglio è di tornare a casa due o tre giorni prima, così da riabituare gradualmente corpo e mente alla quotidianità - suggerisce la dottoressa Zucchella - quindi, prendiamoci il nostro tempo per disfare con calma le valigie, fare la spesa, leggere un libro o semplicemente godersi l' ambiente domestico senza le urgenze da ufficio». E, una volta alla scrivania, cerchiamo di non farci sopraffare dagli impegni, ma di organizzare il lavoro stilando una lista delle cose più urgenti da sbrigare. «Se in vacanza abbiamo ecceduto con il cibo, è il momento di recuperare un' alimentazione sana, facendo pasti bilanciati, leggeri e regolari - consiglia la psicologa -: ok a frutta e verdura fresca di stagione, pesce, legumi, cereali e tanta, tanta acqua, fondamentale per idratare tutto l' organismo e permettergli di funzionare al meglio».

     

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    Centrale è la prima colazione: caffè o tè, latte o yogurt, un frutto e un prodotto da forno (biscotti, fette biscottate, un panino con la marmellata) aiuteranno a dare energia e a favorire la concentrazione. Per rientrare nella routine e ritrovare il giusto ritmo sonno-veglia, è importante dormire 6-7 ore per notte, cercando di andare a letto più o meno sempre alla stessa ora. Se non si riesce a prendere sonno, provare a rilassarsi facendo un bel bagno caldo o bevendo una tisana o una camomilla. Non tenere in camera da letto computer, cellulare, tablet o tv per non stimolare il cervello proprio nel momento e nel luogo in cui deve essere messo a riposo. «Muoversi è fondamentale per tenersi in forma e contrastare i sintomi della sindrome da rientro come irritabilità e cattivo umore. Basta anche solo fare una corsa al parco, andare in bici al lavoro, camminare a passo veloce per mezz' ora al giorno», spiega Zucchella.

     

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    Una moderata attività fisica, oltre a sciogliere i muscoli e a riattivare la circolazione, aiuta a produrre endorfine (donano benessere a corpo e psiche). Quando arriva il fine settimana, concedersi un po' di relax: dedicare tempo alla famiglia, stare all' aria e riposare per ricaricarsi in vista dei successivi impegni. Una buona idea può anche essere quella di rivedere i filmati e le foto della vacanza, assaporandone i ricordi con parenti e amici. In questo modo si avrà la sensazione di essere ancora un po' lontani dalla quotidianità.

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