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    EDITORIA IN AGONIA – IL  LOCKDOWN NON FA BENE AI GIORNALI: AD APRILE CROLLO DEL 22% – IL CAMPIONATO FERMO METTE KO I QUOTIDIANI SPORTIVI. ANCHE AVVENIRE REGISTRA UN CALO DEL 30% A CAUSA DELLA PROLUNGATA CHIUSURA DELLE CHIESE - PEGGIO ANCORA LA PUBBLICITÀ, CHE FACEBOOK, GOOGLE E AMAZON SI PAPPANO, LASCIANDO GLI AVANZI ALLA TV. LA RAI CONFESSA: TAGLIATE LE TARIFFE PUBBLICITARIE DEL 90%...


     
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    Alessandro Avico per blitzquotidiano.it

     

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    Vendite giornali, aprile 2020. In edicola una lunga agonia. Con un lumicino di speranza. Il mercato è crollato, un meno 22 per cento è una tragedia. A determinare il calo, a parte i giornali del Sud, come da tempo, i tre sportivi.

     

    Chi più chi meno, hanno perso, rispetto all’aprile del 2019, fra il 50 e il 70 per cento. Non è colpa loro né delle loro valide redazioni, ma del coronavirus. A causa del lockdown tutte le partite e tutti i match sportivi sono stati sospesi. E questo ha aggravato la già precaria situazione dei giornali, stritolati dalla tv.

     

    Tiene loro compagnia l’Avvenire, quotidiano dei vescovi italiani. Il calo del 30% si spiega con la prolungata chiusura delle chiese.

     

    giornali giornali

    Il lumino in fondo al tunnel, invece, lo fa vedere bene un bel numero di testate, in tutto 21, che per la prima volta da anni presentano il segno + nel confronto col mese omologo dell’anno precedente.

     

    Trend delle vendite in miglioramento (per 21)

    Il trend si era già manifestato in marzo. Ma qui è decisamente più allargato.

    Vuol dire che la gente riconosce nei giornali un punto di riferimento nel caos informativo dei social network. Non esaltiamoci. È pur sempre una sparuta minoranza di un milione e mezzo di italiani su 60 milioni

     

    E sono anche numerosi i quotidiani le cui vendite sono appena un pelo sotto il pareggio.

    Molti sono i giornali locali. Effetto coronavirus? Condizione necessaria, direbbero i matematici, ma non sufficiente. Ci sono giornali del Nord che sono cresciuti, ma anche altri, sempre al Nord, dove più forte è stato l’impatto pandemico, che hanno perso anche tanto.

     

    giornali giornali

    Quando ci sono le notizie, l’edicola ancora funziona. Sono soldi veri, prezzi pieni. Poi abbiamo anche la conferma che la sola notizia non basta. Se il direttore è bravo, le copie arrivano.

     

    Un giorno qualcuno dovrà mettersi davanti allo specchio e ammettere che anche lui, come il commissario Rock di Carosello di 60 anni fa, ha commesso un errore. E forse qualcuno di più.

     

    Bene, o meno male del solito, i nazionali. Registriamo con piacere il +7% del Sole 24 Ore. Un punto di riferimento nel caos normativo che l’algoritmo di internet non dissipa. 

    E il +6% del Fatto quotidiano. Speriamo che non facciano una ricaduta di grillismo.

    Repubblica (ultimo mese a gestione Verdelli) ha retto dignitosamente il confronto col Corriere della Sera. Rispettivamente -1% e +1%.

     

    Il resto lo potete vedere con i vostri occhi nelle tabelle qui sotto.

    Vendite giornali nazionali.

    quotidiani1 quotidiani1

    Quotidiani

    nazionali

    Aprile 2020

    Aprile  2019

    2020 su 2019

    Corriere Sera

    180.367

    179.067

    1,01

    Repubblica

    132.527

    133.828

    0,99

    La Stampa

    79.074

    97.012

    0,81

    Il Giornale

    38.136

    42.723

    0,89

    Il Sole 24 Ore

    42.808

    39.763

    1,07

    Il Fatto 

    28.404

    26.789

    1,06

    Italia Oggi

    12.137

    16.928

    0,71

    Libero

    28.099

    22.661

    1,23

    Avvenire

    14.755

    21.254

    0,69

    Il Manifesto

    7.090

    7.562

    0,93

    La Verità 

    24.343

    21.903

    1,11

    Vendite giornali locali

    Quotidiani

    locali

    Aprile 2020

    Aprile   2019

    2020 su 2019

    Resto del Carlino

    77.924

    81.469

    0,95

    Il Messaggero

    53.125

    68.649

    0,77

    La Nazione

    52.192

    59.869

    0,87

    Il Gazzettino

    35.418

    39.453

    0,89

    Il Secolo XIX

    28.201

    33.947

    0,83

    Il Tirreno

    28.355

    30.462

    0,93

    L’Unione Sarda

    29.909

    31.624

    0,94

    Dolomiten

    6.874

    5.519

    1,24

    Messaggero Veneto

    34.030

    32.408

    1,05

    Il Giorno

    26.140

    33.205

    0,78

    Nuova Sardegna

    23.345

    26.154

    0,89

    Il Mattino

    18.767

    23.530

    0,79

    Arena di Verona

    20.194

    20.335

    0,99

    Eco di Bergamo

    23.300

    19.597

    1,18

    Gazzetta del Sud

    10.253

    15.753

    0,65

    Giornale Vicenza

    18.824

    18.247

    1,03

    Il Piccolo

    16.589

    17.103

    0,96

    Provincia (Co-Lc-So)

    15.948

    16.276

    0,97

    Il Giornale di Brescia

    18.996

    16.618

    1,14

    Gazzetta Mezzogiorno

    9.319

    15.590

    0,59

    Libertà

    17.681

    15.601

    1,13

    La Gazzetta di Parma

    17.561

    15.100

    1,16

    Il Mattino di Padova

    14.309

    14.068

    1,01

    Gazzetta di Mantova

    13.928

    14.384

    0,96

    Il Giornale di Sicilia

    6.807

    11.354

    0,59

    La Sicilia

    6.734

    12.786

    0,52

    Provincia Cremona

    12.528

    11.473

    1,09

    Il Centro

    8.590

    10.844

    0,79

    Il Tempo

    7.544

    12.269

    0,61

    La Provincia Pavese

    10.037

    9.670

    1,03

    Alto Adige-Trentino

    7.663

    7.874

    0,97

    L’Adige

    8.999

    10.527

    0,85

    La Nuova Venezia

    7.243

    6.663

    1,08

    Tribuna di Treviso

    9.563

    8.552

    1,11

    Nuovo Quot. Puglia

    5.840

    8.217

    0,71

    Corriere Adriatico

    8.795

    11.158

    0,78

    Corriere Umbria

    4.199

    8.898

    0,47

    Gazzetta di Reggio

    7.058

    7.257

    0,97

    Gazzetta di Modena

    6.531

    6.485

    1,00

    La Nuova Ferrara

    5.575

    5.323

    1,04

    Quotidiano del Sud

    —-

    —-

    —-

    Corriere delle Alpi

    4.691

    4.085

    1,14

    Quotidiano di Sicilia

    8.698

    6.334

    1,37

    cairo gazzetta cairo gazzetta

     

     

    Vendite giornali sportivi.

    Nell’ultima tabella mettiamo insieme i dati di vendita (sempre in edicola) dei quotidiani sportivi, separando i risultati dell’edizione del lunedì, che è sempre quella più venduta.

    GAZZETTA 2 GAZZETTA 2

    Quotidiani

    sportivi

    Aprile  2020

    Aprile 2019

    2020 su    2019

    Gazzetta dello Sport Lunedì

    39.535

    139.363

    0,28

    Gazzetta dello Sport

    42.661

    130.092

    0,32

    Corriere dello Sport 

    26.603

    62.105

    0,42

    Corriere dello Sport Lunedì

    25.091

    71.788

    0,34

    Tuttosport 

    21.276

    42.706

    0,49

    Tuttosport Lunedì

    20.351

    43.490

    0,46

    gazzetta dello sport juve gazzetta dello sport juve

     

    Perché insistiamo sulle vendite in edicola…

    …e le teniamo distinte dalle copie digitali?

     

    Per una serie di ragioni che è opportuno riassumere.

     

    1. I dati di diffusione come quelli di lettura hanno uno scopo ben preciso, quello di informare gli inserzionisti pubblicitari di quanta gente vede la loro pubblicità. Non sono finalizzate a molcire l’Io dei direttori, che del resto non ne hanno bisogno.

     

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    2. Le vendite di copie digitali possono valere o no in termini di conto economico, secondo quanto sono fatte pagare. Alcuni dicono che le fanno pagare come quelle in edicola ma se lo fanno è una cosa ingiusta, perché almeno i costi di carta, stampa e distribuzione, che fanno almeno metà del costo di una copia, li dovreste togliere.

    Infatti il Corriere della Sera fa pagare, per un anno, un pelo meno di 200 euro, rispetto ai 450 euro della copia in edicola; lo stesso fa Repubblica.

     

    3. Ai fini della pubblicità, solo le vendite delle copie su carta offrono la resa per cui gli inserzionisti pagano. Provate a vedere un annuncio sulla copia digitale, dove occupa un quarto dello spazio rispetto a quella di carta.

     

    Il confronto che è stato fatto fra Ads e Audipress da una parte e Auditel dall’altra non sta in piedi. Auditel si riferisce a un prodotto omogeneo: lo spot, il programma. Le copie digitali offrono un prodotto radicalmente diverso ai fini della pubblicità. Fonte Ads

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