Luca Burini per www.lettera43.it
Quando la chiamo, la trovo indaffarata a riordinare la casa. Dopo due settimane di quarantena, la trans di origine turca Efe Bal, che, ci tiene a ribadirlo, si prostituisce «per scelta», è pronta a tornare al lavoro. «Giusto un cliente al giorno, tanto per aver qualcosa da fare durante la giornata a parte portar fuori i cani e cucinare», mi spiega annoiata.
SESSO A PAGAMENTO, NON PROPRIO UNA NECESSITÀ…
Sono perplesso. Forse ingenuo. Milano e il resto d’Italia sono paralizzate a causa del coronavirus e, nonostante tutto, c’è ancora qualcuno che riesce ad andare a fare sesso a pagamento? Rischiando di essere contagiato e soprattutto commettendo un reato. Perché gli spostamenti devono essere motivati da «comprovate esigenze lavorative», «situazioni di necessità» oppure «motivi di salute». Vallo a spiegare a un giudice che, per qualcuno, andare da una prostituta è una necessità. Comunque la conferma pratica arriva durante la nostra chiacchierata. L’altro numero di Efe squilla almeno tre volte, lei risponde e sono potenziali clienti.
«IL CORONAVIRUS NON È COME AVERE L’AIDS»
D’altronde le richieste sono arrivate anche nei giorni precedenti. Lei però ha preferito rifiutare. Cosa è cambiato nel frattempo? Siamo ancora in piena emergenza. Le sanzioni sono state inasprite. Ma Efe, come del resto chi la contatta, non mi pare particolarmente spaventata: «Aspettavo che la situazione negli ospedali migliorasse. I numeri iniziano a essere più incoraggianti. E poi anche se prendo il coronavirus non è come prendere l’Aids. Non è una malattia sessuale. Posso essere contagiata anche al supermercato».
efe bal con il banana
«SE MI AMMALASSI LO DIREI A TUTTI»
Provo a spiegarle che il ragionamento non fila. E che è una scelta da irresponsabili. Ma lei rimane della sua idea. «Se mi ammalassi farei come Nicola Zingaretti e Nicola Porro, lo direi a tutti in modo che i miei clienti lo sappiano che sono a rischio», insiste lei. «E poi il governo non ha la minima intenzione di occuparsi di noi 80 mila prostitute. Non ci saranno aiuti economici per noi», aggiunge.
«PRONTE A PAGARE LE TASSE IN CAMBIO DI DIRITTI»
D’altronde la prostituzione in Italia è lecita. Tollerata. Ma non è considerata un vero lavoro. Quindi non è regolamentata. E in questa situazione di emergenza è forse l’ultimo dei problemi nell’agenda di governo. Ammesso che ci sia mai stata. «È un errore. Perché noi saremmo pronte a pagare le tasse in cambio di diritti e un po’ di dignità. Sa quanti soldi arriverebbero alle casse dello Stato?», mi dice Efe Bal alzando il tono.
DOMANDA. Non mi dica che si aspetta che il governo pensi a voi in questo momento.
RISPOSTA. Ma certo che no. È anche per quello che bisogna continuare a lavorare. Alcuni politici pensano ai migranti, ma non a noi. Molte di noi sono anche italiane. Di questi che arrivano sui barconi non sappiamo nemmeno il loro nome.
EFE BAL SI SPOGLIA SUL VOLO BRUXELLES MILANO
Se è per questo nemmeno delle sue colleghe conosciamo i nomi. Non mi pare un buon motivo per schifarli. Non crede?
A me di loro non frega niente.
Anche lei è stata un’immigrata o sbaglio?
Ho la doppia cittadinanza. E poi io sono un’immigrata ricca. Non ho mai pesato sulle spalle degli italiani. E non voglio che altri lo facciano perché non sono bambini. Sono maggiorenni, maleducati, tamarri che vogliono venire qui e trovare una casa, da lavorare e da scopare.
Sta generalizzando. Forse è perché non conosce i loro nomi e loro storie.
Io questa gente non la voglio. Voglio l’Italia di 20 anni fa. Non siamo più al sicuro.
È tutta colpa degli immigrati?
Guardi, parliamo di questi giorni, loro non stanno rispettando nemmeno il decreto. Li vedo in giro in gruppo e nessuno gli dice nulla.
Nemmeno lei rispetterebbe le regole tornando a lavorare. Molte sue colleghe si sono spostate sui social e fanno videochat. Che è più sicuro. Gliel’hanno chiesto anche poco fa al telefono. Perché lei non fa lo stesso?
Non amo particolarmente questo genere di cose. Non avrei nemmeno la ricaricabile. Poi quanto chiedi? Cinque euro? Non ho tutta questa esigenza. E poi una che fa la prostituta dovrebbe scopare con i clienti. A me piace anche. Credo che sia il lavoro migliore del mondo. Oggi siamo tutti prostitute. Anche lei è un prostituto.
Prego?
In qualche modo vende la tua capacità di intervistare e scrivere per raccogliere due soldi. Vende il tuo cervello. Io vendo il cervello e il mio corpo. La cosa importante è non vendere l’anima.
Io non mi considero tale. Ma non è questo il punto. Lei e i suoi clienti davvero non avete paura di ammalarvi?
Dio mi vuole bene, non mi sono mai ammalata nonostante il lavoro che faccio. Agli uomini, invece, non interessa niente. Vogliono solo scopare. Bisogna accettarli per come sono. Ancora oggi ci sono tanti che ci chiedono di fare sesso senza preservativo.
efe bal
Lei accetta?
Io no. Ma tante lo fanno per soldi. Eppure, dopo 30 anni, la piaga dell’Aids non è ancora scomparsa. E nel mondo sono morte milioni e milioni di persone. Questi uomini che non si spaventano delle malattie sessuali, vuole che abbiano paura del coronavirus? Se lo prendono non devono nemmeno dire alle mogli che sono andati a troie! Chissà, magari tra i morti c’è anche qualche mio cliente.
Descrive gli uomini come dei poveri disperati. Anche sfigati. Ce ne sono sicuramente. Ma per fortuna sono una minoranza. O sbaglio?
Ne ho visti talmente tanti! Sa io non credo ci siano uomini che sono fedeli per sempre. A tutti viene la voglia di andare dopo due o tre anni con una prostituta.
Buon per voi. Ma continuo ad avere molti dubbi. O per lo meno a sperare che non sia così.
Si fidi. Poi adesso con i social network… Basta controllare chi si è taggato nel ristorante dove eri a cena per trovare quello seduto al tavolo a fianco. Ci parli un po’ e poi ci scopi. Non lo sapeva?
Questo sì, lo so bene. E non ci vedo nulla di male se sei single.
Oggi il matrimonio è fantascienza. E le prostitute non siamo solo noi che lo facciamo di mestiere. Ma anche chi fa altri lavori e va a letto con uomini o donne (spesso sposati) in cambio di benefit o regali. Non c’è grande differenza.
Su questo siamo d’accordo.
Infatti secondo me ci sono almeno altre 120 mila persone in Italia che si prostituiscono. Anche se non lo ammettono come facciamo noi. Io non mi vergogno. Sono altri che dovrebbero vergognarsi.
efe bal al family day circo massimo
Chi?
Tipo gli anziani che stanno con ragazzine che hanno 50 anni di meno.
Lei non ha clienti molto più grandi di lei?
Io ho superato i 40 anni. E comunque io mica mi ci fidanzo.
Ha una visione decisamente cinica dei rapporti a due. Lei si è mai innamorata?
Sì certo. Anche di qualche ragazza e di qualche cliente. Un grande errore nel secondo caso.
Convincerla a rimanere ferma ancora per un po’ mi pare impossibile. Manterrà gli stessi prezzi di quando ancora il coronavirus non era un’emergenza sanitaria?
Sì. Potrei chiedere molto di più di quello che chiedo visto che sono famosa. Però molti della mezz’ora che pagano sfruttano solo cinque minuti, finiscono e se ne vanno. Difficilmente si fermano a parlare.
Ha detto che la pandemia è un segnale di Dio. Non pensa sia eccessivo?
Io sono molto credente. Anche se non si direbbe visto il lavoro che faccio. Sono musulmana. E secondo me Dio ci sta dicendo che il nostro modo di vivere fino a oggi è sbagliato. Che dobbiamo essere più puliti, più rispettosi. Credo molto nel karma.
Come sarà l’Italia quando quest’emergenza finirà?
Noi prostitute continueremo a esserci. Sopravviviamo sempre. Siamo molto forti. Facciamo una vita di merda e siamo abituate a tutto. E, come le ho spiegato, saremo sempre richieste. Non credo si possa dire lo stesso per altri settori.
Tipo?
Ristoranti e negozi che probabilmente ci metteranno un po’ più di tempo prima di tornare a regime. Visto che le persone potrebbero cambiare le loro abitudini e soprattutto portarsi addosso la paura. E vedrà quanti divorzi ci saranno.
efe bal
Colpa della convivenza forzata?
Le coppie scopriranno che non si sopportano. Fino alla quarantena si riempivano di corna e tutto andava bene. Adesso viene fuori tutto.
Che fine ha fatto il suo sogno di far politica con la Lega?
Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi, che sono i potenziali alleati, non mi vorrebbero. Matteo Salvini poi ha tanti di quei cazzi a cui pensare che credo non candiderebbe mai una trans. Chiaramente se avessi molto più seguito sui social sarei un nome più appetibile. Se non mi avessero bannato per otto volte su Instagram probabilmente avrei più follower. Veri e non comprati.
I social non la vogliono?
Qualche giorno fa mi hanno bloccata su Facebook semplicemente perché mi chiedevo come mai tra tutti i morti per coronavirus in Italia non ci siano cinesi.
Non lo possiamo sapere. Sono dati sensibili e soprattutto poco rilevanti in una situazione di emergenza come questa.
Non sono poco rilevanti perché il virus è nato in Cina e in Italia ci sono tantissimi cinesi. La mia domanda è lecita e qualche giornalista con le palle dovrebbe approfondire. Perché i rappresentanti della comunità cinese non dicono nulla?
efe bal si fa un selfie
Non mi pare che il bollettino dei morti e dei malati sia suddiviso per etnie. Tra i morti potrebbero esserci cinesi, africani, mediorientali. Mi sembra un po’ complottista il suo ragionamento francamente.
Io non ho nulla contro i cinesi. Io li adoro. Mi sento molto vicina alla loro filosofia di vita. E al loro rapporto con il lavoro. Non sono come gli italiani che non vogliono lavorare la domenica.
Se fosse così la domenica non potrebbe andare a fare la spesa, a fare shopping o a mangiare al ristorante. Di italiani che lavorano la domenica ce ne sono tanti.
Ma chi può non lo fa. Perché i cinesi sono diventati così ricchi in Italia? Perché lavorano sempre.
Ed è scandaloso non lavorare la domenica? Certi lavori in tutto il mondo si fermano la domenica.
Io lavorerei lo stesso.
Buon per lei.
Che poi gli italiani amino la bella vita è sotto agli occhi di tutti. Appena possono prendono e partono per il weekend.
Sono scelte. Come per lei fare la prostituta. A proposito, sa che per molte femministe vendere il proprio corpo non è mai una libera scelta?
Se è per questo molte femministe accettano di stare con uomini che le tradiscono dalla mattina alla sera.
EFE BAL PRIMA DELLE OPERAZIONI
Non vedo il nesso. Ma mi pare di capire che lei non si sente per niente femminista. Sbaglio?
Le donne si odiano. Non credo nella loro solidarietà. Guardi come si querelano tra di loro quelle dello spettacolo. Alba Parietti e Selvaggia Lucarelli, Romina Power e Loredana Lecciso.
Forse è meglio se questo lo tema lo affrontiamo separatamente.
Quando vuole.
efe bal pro lega efe bal per la lega di salvini a milano 1