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    I DUE SCHIAFFI DI AL SISI AL NEMICO: FA ARRESTARE IL CAPO DEI FRATELLI MUSULMANI E POI LIBERA MUBARAK


     
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    Giovanni Cerruti per "la Stampa"

    MOHAMED BADIEMOHAMED BADIE mohamed badiemohamed badie

    Il cameraman che lo inquadra su un divano nero, senza i soliti occhialini, lo sguardo sorpreso. Un paio di militari accanto, i kalashnikov in vista. ONtv che rilancia le immagini quasi in diretta. Arresto alle due di notte per Mohamed el Badia, 70 anni, il leader dei Fratelli Musulmani. Era in un appartamento di viale Tayaran, non lontano da piazza Rabaa e dalla moschea di Al Adawiya, quella degli scontri di mercoledì scorso e dell'inizio delle stragi. Secondo il sito «Elwattannews» era con un rappresentante di Hamas e due donne. Le immagini di ONtv passano subito su tutte le tv egiziane. Arrestato anche il portavoce Youssef Talaat.

    L'ex presidente Morsi sempre agli arresti domiciliari, e da ieri accusato per «complicità in omicidio e tortura» per l'uccisione di oppositori durante una manifestazione di protesta a dicembre 2012. Ora la cattura della guida dei Fratelli Musulmani. Mentre l'Egitto aspetta di sapere se l'ex presidente Hosni Mubarak verrà liberato nelle prossime ore, o nelle prossime settimane, Mohamed el Badia lo raggiunge nello stesso carcere di Tora, alla periferia del Cairo. E' la linea dura, con sospetto di restaurazione, decisa dal generale Al Sisi, l'uomo fortissimo del governo provvisorio. Si attendono reazioni dai Fratelli Musulmani.

    Già all'alba hanno annunciato il nome del successore della «Guida spirituale». È Mahmud Ezzat, 59 anni, 5 figli, segretario generale dei Fratelli Musulmani, già responsabile dei loro servizi di sicurezza. Lo chiamano «la Volpe». Nel dare l'annuncio il nuovo portavoce Ahmed Aref ha tenuto a far sapere «che Mohamed el Badia è solo uno dei membri della Fratellanza Musulmana, la confraternita di tutti gli egiziani che rifiutano il golpe militare». Ma non è così. El Badei è il leader riconosciuto, quello che ha deciso la mobilitazione nelle moschee, i sit-in nelle piazze durati 45 giorni, «la resistenza fino alla vittoria».

    Sabato, negli scontri alla moschea di Al fath, era morto Aman, il figlio di El Badia, 38 anni. Nella notte era stata bruciata la casa della Guida Spirituale. Questa notte l'arresto, con la probabile accusa di essere l'organizzatore della rivolta, forse delle torture attribuite ai Fratelli Musulmani durante i 45 giorni di occupazione delle piazze e delle moschee, di complicità nella morte di almeno 174 tra poliziotti e militari. E' la linea dura del generale Al Sisi e del governo provvisorio, che sta valutando la messa fuorilegge dei Fratelli Musulmani. L'arresto di Mohamed el Badia sembra accelerare i tempi. Il processo è già fissato per il 25 agosto.

    HOSNI MUBARAKHOSNI MUBARAK mohamed badiemohamed badie

     

     

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