Gianluca Veneziani per “Libero quotidiano”
giorgia meloni foto di bacco (15)
No, non è stato un ricordo retorico odi occasione, quello di Giorgia per Giorgio. Né un atto dovuto da far passare sotto silenzio, per non enfatizzare troppo un passato ingombrante. È stata piuttosto la dichiarazione di un orgoglio di appartenenza a una storia e la testimonianza di volersi porre in continuità con essa, senza salti bruschi o improvvide rimozioni.
Il post di Giorgia Meloni dedicato ad Almirante due giorni fa, per il 34° anniversario della sua scomparsa, ha fatto registrare più di 13.500 mi piace, 1.500 commenti e oltre 1.000 condivisioni, molto più di altri suoi post relativi all'attualità e allo scontro politico. La leader di Fratelli d'Italia scriveva: «Ricordiamo un uomo coraggioso, onesto, rispettato e stimato dagli amici ma anche dai suoi avversari. Un grande politico che ha saputo trasmettere alle successive generazioni idee, valori, tradizioni e un infinito amore per la nostra Nazione. La destra italiana non dimentica».
assunta giorgio almirante
Sotto fioccavano i commenti di chi, di Almirante, apprezzava le qualità di uomo, leader di partito e statista, valori etici come «la coerenza, la correttezza, l'onestà e la lealtà» e la competenza («era un esempio di cultura e preparazione»), la chiarezza di pensiero e la facilità di linguaggio («onore a un grande oratore») e ancora l'anteporre il servizio del Paese e delle Idee agli interessi personali («Non cercava cariche e poltrone») e, ultimo ma non ultimo, il suo essere avversario politico fiero ma rispettoso, tanto da figurare al funerale del segretario del Pci Enrico Berlinguer.
GIORGIO ALMIRANTE - NOI POSSIAMO GUARDARVI NEGLI OCCHI
La parola più ricorrente tra i messaggi degli utenti sotto il post per Almirante era «grande». E uno degli aspetti più interessanti è che, a riconoscerne la grandezza, erano anche molti cittadini di sinistra o comunque di idee speculari a quelle di Giorgio.
Nella commozione con cui leggevi questi omaggi sinceri a un uomo che resta esempio forse inimitabile non potevi non cogliere due importanti risvolti politici. Il primo è che, a dispetto di quanti chiedono una svolta moderata-centrista di Fratelli d'Italia e addirittura la cancellazione della fiamma dal simbolo, e a dispetto anche di quanti contestano alla Meloni un allontanamento o un tradimento delle radici missine, la leader di Fdi rivendica fieramente quell'eredità, se ne sente figlia e custode e intende proporla come punto di riferimento per il futuro. Il suo tributo a Giorgio non è nostalgia ma conferma del suo punto di vista, anche in politica internazionale.
giorgia meloni foto di bacco (12)
Come ha ricordato alcuni giorni fa in Parlamento Ignazio La Russa, il collocamento filo-occidentale di Fratelli d'Italia non è il prodotto di un'improvvisata o opportunista svolta atlantista legata alla guerra, ma una scelta coerente col posizionamento internazionale del Msi sin dalle origini. «È dal 1949 che la destra italiana è sempre coerentemente schierata a sostegno dello strumento difensivo occidentale che è la Nato», ha ricordato La Russa. E anche il modello europeista proposto dalla Meloni, quello di un'Europa delle patrie, e il suo ruolo aggregatore dei conservatori del continente paiono pienamente aderenti al'idea dell'Eurodestra partorita proprio da Almirante.
almirante ciccio franco
La seconda questione è che gli stessi elettori di Fdi, per quanto consapevoli delle nuove sfide che aspettano il partito, non vogliono un soffocamento di quel fuoco sacro, che continua per loro a essere simbolo cui ispirarsi e spirito vitale da alimentare. In questo senso, vista dagli elettori, la Meloni ne rappresenta la nobile vestale. Incaricata di continuare a soffiare sulla fiamma, e di farla tendere a destra. In nome di Giorgio.
giorgia meloni foto di bacco (13) GIORGIO ALMIRANTE CON DONNA ASSUNTA E PINO RAUTI giorgia meloni foto di bacco (11) ALMIRANTE almirante ALMIRANTE almirante GIORGIA MELONI COME ALMIRANTE - NOI POSSIAMO GUARDARVI NEGLI OCCHI almirante giorgia meloni foto di bacco (14)