ARRESTO DI CHAPO GUZMAN
- USA: SOSTITUZIONE GIURATO, SLITTA INIZIO PROCESSO EL CHAPO
(ANSA) - Le dichiarazioni di apertura nel processo a New York contro il signore della droga messicano Joaquin 'El Chapo' Guzman sono slittate a causa di un problema che ha coinvolto un membro della giuria. Secondo i media Usa, uno dei giurati si è ritirato poco prima dell'inizio del processo, ma rimane il mistero sulle motivazioni. Il giudice sta già lavorando per sostituirlo, tuttavia non è chiaro quanto tempo servirà.
Nel frattempo il legale del capo del cartello, Sinaloa Eduardo Balarezo, entrando nella blindatissima corte di Brooklyn ha detto che è pronto a difendere il suo cliente. Gli Usa, durante la pratica per l'estradizione, si sono impegnati con il governo messicano a non applicargli la pena di morte ma, se verra' condannato, El Chapo rischia di passare il resto della sua vita dietro le sbarre.
LA CORTE DOVE SI SVOLGERA IL PROCESSO AL CHAPO GUZMAN
- MESSICO: PRESIDENTE PEÑA,MAI RICEVUTO MAZZETTE DA 'EL CHAPO'
(ANSA) - Il presidente del Messico, Enrique Peña, e il suo predecessore, Felipe Calderón, (2006-2012), oggi hanno negato fermamente di aver ricevuto mazzette da Joaquin 'El Chapo' Guzman, attualmente sotto processo a New York, come affermato da uno degli avvocati del signore della droga messicano. Attraverso il portavoce presidenziale, Eduardo Sánchez, il capo di Stato messicano ha descritto come "false e diffamatorie" le accuse nei suoi confronti.
Il governo di Peña Nieto ha piuttosto "perseguitato, catturato ed estradato il criminale Joaquín Guzmán", ha precisato Sánchez su Twitter. Nella prima udienza del "processo del secolo" contro il super trafficante, Jeffrey Lichtman, uno dei suoi difensori, ha dichiarato che il boss del Cartello di Sinaloa avrebbe corrotto Peña Nieto e Calderón per evitare la cattura.
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