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    “DI MAIO DOVREBBE LASCIARE LE CARICHE DA MINISTRO” – LA SENATRICE GRILLINA (E DISSIDENTE) ELENA FATTORI TORNA ALLA CARICA: “LA FINE DEL DOPPIO MANDATO SAREBBE UN SUICIDIO, DIVENTEREMMO MESTIERANTI DELLA POLITICA. COSA DIREBBE CASALEGGIO PADRE? SAREBBE UNA PUGNALATA” – “CON LE LISTE CIVICHE IMBARCHEREMMO VOLPONI DA OGNI PARTE D’ITALIA. A VEDERE IL MOVIMENTO COSÌ MI PIANGE IL CUORE. LUIGI È UNA PERSONA INTELLIGENTE, MA…"


     
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    Da www.radiocusanocampus.it

     

    Elena Fattori, Senatrice del M5S, è intervenuta ai microfoni de “L’Italia s’è desta” condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.

     

    Sull’annuncio di Di Maio riguardo la possibile cancellazione del vincolo del doppio mandato. “Secondo me questa regola non è assolutamente da rivedere –ha affermato Fattori-. 5 anni in Parlamento sono tanti, 10 anni sono più che sufficienti. Per esempio in questa legislatura ci sono parlamentari nuovi e parlamentari alla seconda legislatura, ci si passa le conoscenze. Il doppio mandato serve a fare in modo che non si diventi mestieranti della politica.

     

    SALVINI DI MAIO SARDEGNA BY MACONDO SALVINI DI MAIO SARDEGNA BY MACONDO

    Si può fare politica anche fuori dal Parlamento, anzi si fa quella più bella fuori dal Parlamento. Io penso che sarebbe un suicidio politico eliminare il vincolo del doppio mandato. Non va bene neanche se fosse solo a livello comunale, perché diventerebbe la vecchia politica per cui tu cominci a farti conoscere sui territori, fai i mandati da consigliere comunale, cerchi di raccogliere preferenze.

     

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    Cosa direbbe Casaleggio padre della proposta sul doppio mandato? Sarebbe una pugnalata. Non voglio parlare a nome di chi non c’è più, ma questo è un punto fondante del Movimento. Tornare indietro su questo non è proponibile, è davvero brutta questa cosa. Credo che molti attivisti abbandonerebbero il Movimento se si facesse una deroga a questa cosa qua. Io sono nata insieme al Movimento e noi abbiamo sempre detto: non abbiamo molte regole, ma abbiamo quei 4-5 principi inderogabili che fanno di noi una forza politica diversa.

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    Nessuno ci obbliga a fare i consiglieri piuttosto che i parlamentari, ognuno sceglie quello che ritiene di fare col M5S, poi se dopo due mandati vuole continuare a fare politica si candida per conto suo con una lista civica, ma il Movimento deve rimanere un’altra cosa. Io a prescindere terminerò la mia esperienza politica con il secondo mandato. Due mandati sono più che sufficienti, si è data la parola che quella è la regola del Movimento e quella si deve rispettare”.

    MEME SU LUIGI DI MAIO MEME SU LUIGI DI MAIO

     

    Sull’esperimento di apparentamento con le liste civiche. “Sarebbe devastante. Noi abbiamo delle regole molto restrittive per la candidatura, quindi ci ritroveremmo ad avere delle liste 5 Stelle con persone sottoposte a un check incredibile per essere candidate. Chi è al terzo mandato, chi magari non ha la fedina penale pulita, tutte le varie liste civette utilizzerebbero il carro dei 5 Stelle con delle liste civiche farlocche.

     

    Le vere liste civiche sono poche, la maggior parte sono liste civetta di ex imbarcati da altri partiti che non vogliono più far vedere il simbolo. Noi le chiamavamo le liste ciniche, quindi adesso allearsi con loro sarebbe un altro suicidio. Imbarcheremmo volponi da ogni parte di Italia che ci sottometterebbero come sta facendo ora Salvini. Chiedo a Luigi di fare un passo indietro su questo”.

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    Su Di Maio. “Io penso che lui dovrebbe lasciare le cariche da ministro e concentrarsi solo sulla guida del M5S. Questo non sarebbe l’ammissione di un fallimento. Come ha detto lo stesso Luigi, noi siamo in Parlamento da 6 anni, al governo da uno, si provano delle strade, se poi vedi che non riesci si cambia strada.

     

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    Abbiamo verificato che gestire il momento è complesso e quindi ci vuole una persona che lo faccia a tempo pieno, è stato eletto per fare questo per 5 anni. Magari potrebbe mantenere la carica di vicepremier, ma sicuramente non i due ministeri, neanche Batman ce la farebbe. Di Maio dovrebbe dedicarsi alla costruzione di questa struttura che io spero venga dal basso, cioè ascolti il territorio e le sue proposte”.

     

    francesco desogus francesco desogus

    Il candidato sardo Desogus ha detto che per elezioni in Sardegna Di Maio non ci ha messo la faccia. “Io la Sardegna non la conosco, so che ha problematiche molto complesse, quindi non vorrei commentare il risultato in Sardegna che sicuramente ci deve far riflettere. Io abito nel sud del Lazio, anche qui nella campagna per le amministrative Salvini si è girato tutti i piccoli paesini, mentre noi mandavano i parlamentari meno conosciuti. Questo è un problema che Di Maio deve affrontare, lui deve essere presente sui territori. Siccome Luigi lavora molto mentre Salvini parla e basta, è chiaro che si è creato un rapporto squilibrato. Salvini non mi pare faccia molto a parte andare in giro a fare campagna elettorale”.

    luigi di maio e alessandro di battista in auto 2 luigi di maio e alessandro di battista in auto 2

     

    Sul M5S. “A vedere il Movimento così mi piange il cuore, Luigi è una persona intelligente, mi fa molto arrabbiare che non riesca a capire determinate dinamiche, forse perché ho 20 anni più di lui e vedo cose che forse chi è più giovane non vede. E’ chiaro che qualcosa va cambiato perché non si può lasciare il Paese in mano alla destra più becera che Salvini rappresenta. Va bene il contratto di governo, però addirittura lasciare lo scettro a Salvini e mandarlo in giro come il rappresentante di questa alleanza di governo mi sembra un suicidio e io questo non lo sopporto. Questa tende ad essere più un’alleanza con la Lega dopo il voto sulla Diciotti”.

     

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    Sulla ‘sparizione’ mediatica di Di Battista. “Non so perché non intervenga più, non sono sua parente –ha scherzato Fattori-. Uno vale uno, lui fa quello che vuole, non sono io a dover sindacare su quello che fa Alessandro”.

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