singer fondatore fondo elliott
Franco Ordine per il Giornale
Il Milan di Elliott è pronto a ripartire. Lo farà in due tempi per evitare di stravolgere la vita del club e di realizzare in corsa i cambi alla catena di comando. Scontato il primo tempo: da sabato 21 luglio l' assemblea convocata eleggerà il nuovo cda con Paolo Scaroni nominato presidente e l' ingresso ufficiale dei consiglieri in quota fondo americano (Tuil, Furlani e Sabelli i primi 3).
gattuso mirabelli fassone
Fassone e Mirabelli, per ora, sono destinati a restare: cambiare a pochi giorni dalla fine del mercato e con la preparazione pre-campionato in corso, sarebbe un grave azzardo e un trauma collettivo. Saranno ridotte le deleghe dell' ad rossonero che ha ricevuto nel mese di maggio, e per la qualifica di direttore generale, il prolungamento di contratto fino al 2021 (approvato dal cda), parificato a quello di Gattuso per la durata. È proprio questo il motivo del dissapore nato tra Fassone e Mirabelli, il cui contratto è invece fermo al 2020. Il ds ha chiesto ripetutamente che fosse prolungato anche il suo al 2021 ricevendo un rifiuto anche perché gli stessi cinesi, prima del clamoroso abbandono, avevano in mente di cambiare ds addebitandogli la responsabilità della mancata qualificazione in Champions.
paul singer
Il ruolo di Fassone, quando verrà il secondo tempo, non sarà occupato da Ivan Gazidis, 53 anni, sudafricano, chief executive dell' Arsenal (uno stipendio da 2 milioni di sterline) il quale ha dichiarato ai suoi collaboratori più stretti di non avere intenzione di lasciare Londra e l' Arsenal proprio ora che si è liberato di Arsen Wenger, il dominus del club londinese. Nel calcio italiano gli ad stranieri (chiedere informazioni all' Inter) hanno fatto tutti flop. Con il no di Gazidis la scelta ricadrebbe su Umberto Gandini, attualmente alla Roma. È invece possibile che la figura di un esperto, col compito dichiarato di sorvegliare le mosse di Mirabelli sul mercato, arrivi nel giro di qualche giorno a casa Milan. E qui la candidatura più ricorrente è quella di Leonardo che in Brasile, ai suoi intimi, ha confidato di essere stato contattato dal nuovo Milan.
leonardo gazidis
Che, con l' avvento di Elliott, sia cambiata la strategia sul mercato del Milan è un dato oggettivo. Il nuovo orientamento è il seguente: bisogna puntare su 2-3 acquisti di livello. E la nuova missione è stata ripetuta nel corso del colloquio con il ticket rossonero attuale avvenuto ieri l' altro a Londra. Perciò la pista Morata è tornata d' attualità così come è stato definitivamente congelata la trattativa col Sassuolo per la cessione (con diritto di recompra) di Locatelli.
Mirabelli è rientrato subito a Milano mentre Fassone si è fermato a colloquio con Singer per discutere degli altri temi sul tavolo: dal ricorso al Tas di Losanna fino al nodo dello stadio. A proposito dell' estremo tentativo di cancellare la perdita secca dell' Europa league, oggi la delegazione rossonera al completo si trasferirà in Svizzera per fare il punto con il pool dei legali schierati per l' occasione. L' audizione è fissata per le ore 14 di giovedì ed è probabile che si abbia notizia della decisione nella prima serata.
GANDINI 2
2. LA MORSA DEL FONDO CHI È E COSA VUOLE ELLIOTT
Maria Teresa Cometto per “l’Economia - Corriere della Sera”
Dove si fermerà l' appetito dell'«avvoltoio» Paul «Elliott» Singer, il nuovo padrone del Milan? Quale sarà la sua nuova preda italiana, dopo aver affondato gli artigli in Ansaldo e Telecom Italia, oltre alla squadra di calcio rossonera? Sono credibili le voci di un suo interesse a far lanciare dalla casa automobilistica coreana Hyundai, di cui e' azionista, una scalata di Fiat-Chrysler? E intanto, quanto a lungo ora terrà in portafoglio la proprietà di A.C.Milan?
Da Singer ci si può aspettare di tutto. Il suo stile di gestione è unico: è l'«attivista più attivo e globale», secondo un rapporto di Lazard. Con uffici a New York, Londra e Hong Kong, investe in tutto il mondo in società dove pensa di poter avere un ruolo nel rilanciarle scuotendo il management con l' obbiettivo di incassare una ricca plusvalenza dopo il rialzo delle loro quotazioni. Senza fretta.
paul singer
La battaglia più famosa di Singer è durata 15 anni, contro il governo argentino per il rimborso delle obbligazioni su cui il suo fondo aveva investito. Elliott aveva comprato con un forte sconto i Tango bond, che nel 2001 hanno fatto default, cioè Buenos Aires ha smesso di pagare gli interessi ai creditori e dichiarato che non avrebbe rimborsato il prestito. Poi l' Argentina ha proposto un rimborso parziale a cui hanno aderito quasi tutti i sottoscrittori dei bond, compresi molti italiani, ma non Elliott, che ha continuato a lottare nei tribunali fino alla vittoria nel 2016, quando il nuovo governo di Buenos Aires ha rimborsato 2,4 miliardi di dollari al fondo, l' equivalente di un guadagno di dieci volte la cifra investita. Il tempo non e' un problema per il gestore americano.
«Pazienza e persistenza sono i suoi segni caratteristici», sottolinea Jon Pollock, co-responsabile del fondo Elliott. E un altro gestore di hedge fund che conosce bene Singer, Daniel Loeb di Third point, aggiunge: «È intenso e tenace, focalizzato sui risultati». Tutte qualità che non possono non far piacere ai tifosi del Milan, ansiosi di tornare nel «pantheon dei top del football», come ha promesso Elliott. Li conforta sapere che Paul Singer e il figlio Gordon, responsabile del fondo in Europa, se ne intendono anche di calcio, come pure l' italiano che lavora per Elliott a Londra, Giorgio Furlani, un bocconiano e tifoso rossonero con Mba della Harvard business school.
paul singer
Singer padre e figlio sono invece fan accaniti dell' Arsenal: Paul lo si può trovare nei bar dell' Upper west side di Manhattan, dove vive, a guardare le partite della Premier league inglese oppure allo stadio a Londra per veder giocare la sua squadra dal vivo, con il figlio. Il quale forse si era innamorato del calcio quando, prima di laurearsi al Williams college negli Stati uniti, aveva studiato un anno alla Oxford university in Inghilterra. Laureato nel '96, Gordon ha lavorato a New York come analista nella investment bank Lehman brothers, nel '98 è entrato nel fondo Elliott e dal 2009 è il capo dell' ufficio a Londra.
MARCHIONNE CON GOLF E CRAVATTA
L' altra passione dei Singer è la musica: il padre Paul suona il piano nel complesso rock&roll di famiglia, con il figlio Gordon alla chitarra, l' altro figlio Andrew alla batteria e il marito di quest' ultimo, Corey Morris, al sassofono. Andrew fa il dottore a Boston ed è la causa dell' impegno non finanziario su cui Singer ha speso più energie: da quando nel 1998 il figlio gli ha rivelato di essere omosessuale, ha investito oltre 10 milioni di dollari a supporto della comunità Lgbt (Lesbiche, gay, bisessuali e transessuali) e in particolare della battaglia per legalizzare i matrimoni gay.
Libertario quindi in materia di affari personali e conservatore in campo economico, da sempre finanziatore dei candidati repubblicani negli Usa - ma non di Donald Trump -, Paul Singer si muove a suo agio nei tribunali grazie alla sua formazione da avvocato d' affari.
paul singer
Nato 73 anni fa nel New Jersey, da una casalinga e un padre che aveva una farmacia a New York, Singer si è prima laureato in Psicologia alla University of Rochester (1966), poi in Legge alla prestigiosa Harvard law school (1969). Il suo primo lavoro è stato nell' ufficio legale della investment bank Donaldson, Lufkin Jenrette a New York. Ma nel '77 si e' messo in proprio fondando Elliott management con 1,3 milioni di dollari affidatigli da amici e familiari.
«Faccio solo rispettare la legge e le mie battaglie legali aiutano a evitare che leader statali irresponsabili usino male o, peggio, rubino i soldi che vengono loro prestati», si è difeso Singer dalle accuse di essere uno speculatore senza pietà nella saga dei Tango bond.
Paul Singer
La prossima preda? Sono recentemente circolate voci di interesse su Fiat-Chrysler. Secondo il giornale online Asia Times, Elliott - che ha investito un miliardo di dollari in Hyundai - sarebbe l' ispiratore di un progetto di scalata al gruppo guidato da Sergio Marchionne da parte della casa coreana.
Quest' ultima ha smentito, ma c' è chi ci crede lo stesso e cita, come segnale della sua fondatezza, la scelta fatta da Singer di nominare Alfredo Altavilla - l' attuale responsabile operativo (coo) di Fca per l' area Emea (Europa, Medio Oriente ed Africa) - come uno dei dieci nuovi membri del board di Tim che spettavano a Elliott dopo la vittoria contro la francese Vivendi. Altavilla è uno dei potenziali candidati alla successione di Marchionne, averlo già alleato in Tim potrebbe facilitare un' aggregazione nel mondo dell' auto.
A beneficiare intanto delle buone performance del fondo Elliott - il 13,5% annualizzato dall' inizio dell' attività - sono anche fondi pensione come quello dello stato di Rhode Island che gli aveva affidato 70 milioni di dollari da gestire sei anni fa, diventati oggi 108 milioni (+54%). Chissà se ai pensionati americani fa piacere l' idea di poter possedere un pezzetto dei rossoneri.
paul singer fondo elliott