DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL…
Mira Brunello per iltempo.it- Estratti
Bruxelles val bene una messa. Almeno per Nicola Zingaretti che ha intenzione di mettere tutti nel sacco, o farlo comunque un’altra volta.
(...) Il tetto fissato da Zingaretti si porta dietro tre inevitabili conseguenze: lasciare al palo come seconda degli eletti la segretaria capolista, vincere la cronometro a distanza con Stefano Bonaccini nel Nord Est e quindi ottenere la designazione di capo delegazione dem al Parlamento europeo. La terza conseguenza è quella di mettere nei guai, i candidati uomini nel Centro, ovvero Dario Nardella, Marco Tarquinio e Matteo Ricci, a cui letteralmente rischia di mancare la terra sotto i piedi.
Premessa, il Pd nella circoscrizione Centro dovrebbe far scattare tre seggi, il quarto eventualmente solo con i resti. Quindi, con le dimissioni della segretaria, i posti in ballo possono essere quattro, cinque solo con un miracolo. L’ordine di arrivo, dalle parti del Nazareno, è così preventivato: Zingaretti, Schlein, Tarquinio, Nardella. Con le donne completamente fatte fuori, a partire dall’uscente Camilla Laureti e alla "rientrante" Alessia Morani.
nicola zingaretti goffredo bettini
Naturalmente fuori anche il candidato di Lorenzo Guerini, il pisano Antonio Mazzeo, presidente del consiglio regionale della Toscana. In bilico invece l’astro nascente di questo girone infernale dem, ovvero Matteo Ricci. Il quasi ex sindaco di Pesaro è stato adottato dal guru della sinistra di tutti i tempi, Goffredo Bettini.
Il quale Bettini, dopo una separazione molto colorita, così almeno la descrivono i "congiunti", proprio con Nicola Zingaretti, gioca su almeno due tavoli per rallentare la corsa dell’ex sodale. Uno è Ricci, portato in palmo di mano in tutte le "doppiette" dei compagni da Lucca ad Ancona, da Frosinone a Terni.
Il secondo tavolo porta direttamente ad Avs, la lista che fa capo al "cugino" Nicola Fratoianni, ed in modo specifico a Massimiliano Smeriglio, eurodeputato uscente e praticamente "figlioccio" di Goffredo. Un pacchetto di voti, gestito per conto del "capo", finisce così fuori dal Pd, pur di stare a distanza di sicurezza dall’ex presidente della Regione Lazio.
Un groviglio di cui si lamenta l’estraneo Marco Tarquinio, l’ex direttore dell’Avvenire, candidato da Elly per le sue posizioni "pacifiste", sostenuto dai circoli bianchi della Circoscrizione ma non dalle sezioni. Insomma non è proprio "Love is in the air". Neanche per la segretaria, nel caso in cui venisse superata da uno dei suoi più recenti predecessori.
massimiliano smeriglio marco tarquinio foto mezzelani gmt082
Bello smacco, battuta in casa, e dal capogruppo in pectore della delegazione di Bruxelles. Un "pasticcio" che il 9 giugno rischia di trasformarsi in uno psicodramma, tanto più che stavolta Nicola tutti lo vedranno arrivare.
bettini riccinicola zingaretti goffredo bettini (2)matteo ricci massimiliano smeriglio marco tarquinio foto mezzelani gmt063gianni letta matteo ricci massimiliano smeriglio marco tarquinio foto mezzelani gmtenrico gasbarra massimiliano smeriglio giuseppe conte massimiliano smeriglio foto di bacconicola zingaretti
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