• Dagospia

    ELLY, UNA COMPAGNA A STELLE E STRISCE – DAL PASSAPORTO STATUNITENSE ALL'ESPERIENZA DA VOLONTARIA ALLA CAMPAGNA DI OBAMA NEL 2008, SONO MOLTI I LEGAMI DELLA SCHLEIN CON L'AMERICA – E DIETRO ALL’ASCESA (E AL COMING OUT) DELLA SEGRETARIA MULTIGENDER DEL PD , C'È LA “SOCIAL CHANGES”, SOCIETÀ FONDATA DALL'EX GURU DI OBAMA, ARUN CHAUDHARY, CHE HA CURATO LE CAMPAGNE DI DIVERSI CANDIDATI DEM AMERICANI (VEDI ALEXANDRIA OCASIO-CORTEZ) – IL LEGAME DEL PADRE CON ROMANO PRODI…


     
    Guarda la fotogallery

    Estratto dell'articolo di Paolo Bracalini per “il Giornale”

     

    elly schlein oggi e un altro giorno elly schlein oggi e un altro giorno

    Il fenomeno Elly Schlein non è nato da un giorno all’altro, c’è un lavoro dietro. I giornali stranieri la chiamano «l’americana», ricordando tutti – a partire dal Washington Post – il suo passaporto Usa e l’esperienza da volontaria al seguito della campagna di Barack Obama nel 2008. Ci sono altri legami a stelle e strisce.

     

    Uno porta alla Social Changes, sedi a Milano e Roma, «una società che opera a livello internazionale per trasformare il modo in cui i progressisti affrontano le campagne elettorali», leggiamo sul sito dove campeggia l’immagina di Alexandria Ocasio-Cortez, la deputata radical dem a cui si ispira proprio la Schlein.

     

    elly schlein volontaria per obama nel 2012 elly schlein volontaria per obama nel 2012

    Il fondatore è Arun Chaudhary, curatore delle campagne digitali di diversi candidati dem negli Stati Uniti ma soprattutto primo videomaker ufficiale della Casa Bianca con Barack Obama. La società è molto attiva anche in Italia sul fronte progressista, la loro è una missione, «quando troviamo una persona o una causa per cui vale la pena combattere, la nostra prima domanda non riguarda i soldi a disposizione». Infatti spesso non solo non lo chiedono, ma ce li mettono loro, finanziando candidati Pd.

     

    […] Tra questi talenti progressisti (sinistra Pd) da supportare c’è anche Elly Schlein, ma anche Brando Benifei, capogruppo Pd al Parlamento europeo, e Caterina Cerroni, segretaria nazionale dei giovani del Pd, anche lei femminista e ecologista. Nelle regionali del 2020 in Emilia-Romagna Social Changes ha sostenuto la campagna elettorale della Schlein, risultata campionessa di preferenze e quindi vice di Bonaccini in Regione.

     

    ludovico manzoni e daria bignardi ludovico manzoni e daria bignardi

    Di lì poi il coming out della Schlein («Ho amato uomini e donne. Ora sto con una ragazza») in tv nel programma di Daria Bignardi. Il cui figlio, Ludovico Manzoni, lavorava proprio alla Social Changes in veste di «political expert», come rivelò Luca Fazzo sul nostro Giornale.

     

    Non è chiaro se abbiano aiutato la Schlein anche per le primarie Pd, abbiamo provato a contattare la Social Changes ma al momento senza risposta.

     

    ludovico manzoni con matteo renzi ludovico manzoni con matteo renzi

    L’altro legame americano discende dalla famiglia, cioè dal padre, Melvin Schlein, professore emerito di Scienze politiche alla Franklin University di Lugano. Il suo ruolo si intreccia con quello del suo coetaneo Romano Prodi, a Bologna. Le loro due carriere si incrociano, racconta Italia Oggi, «il Professore come uomo di punta della casa editrice Il Mulino, Melvin Schlein come direttore (1969-1973) della John Hopkins University di Bologna[…]».

    romano prodi romano prodi

     

    E il ruolo di Prodi è stato significativo nell’ascesa della Schlein, che politicamente sboccia proprio con il movimento «Occupy Pd» nato come protesta dei giovani Pd contro il siluramento del Professore nell’elezione del Quirinale Una «novità», la Schlein, ma già con un interessante passato alle spalle.

     

     

     

     

     

    ARTICOLI CORRELATI

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

    il sito della fondazione social changes il sito della fondazione social changes la scheda di ludovico manzoni sul sito della fondazione la scheda di ludovico manzoni sul sito della fondazione

    Guarda la fotogallery


    ultimi Dagoreport