ELON MUSK
UCRAINA: ELON MUSK, AUMENTARE SUBITO PRODUZIONE PETROLIO E GAS
(ANSA) - "Odio doverlo dire ma dobbiamo aumentare la produzione di petrolio e gas immediatamente. Tempi straordinari richiedono misure straordinarie". Lo twitta Elon Musk, il numero uno del gigante delle auto elettriche Tesla. "Ovviamente questo avrebbe un impatto negativo su Tesla, ma soluzioni di energia sostenibile non possono reagire istantaneamente per compensare le esportazioni di petrolio e gas russo", aggiunge Musk. Le parole di Musk arrivano mentre è acceso il dibattito in corso negli Stati Uniti per il blocco delle importazioni di petrolio russo, con il Congresso in pressing su Joe Biden e la Casa Bianca che finora ha resistito.
IL TWEET DI ELON MUSK SU GAS E PETROLIO
UCRAINA: ELON MUSK, STARLINK NON BLOCCA FONTI DI NOTIZIE RUSSE
(ANSA) - "A Starlink è stato chiesto da alcuni governi (non dall'Ucraina) di bloccare fonti di notizie russe. Non lo faremo se non sotto tiro. Mi dispiace essere un assolutista della libertà di parola". Lo twitta Elon Musk dopo che molte società hanno scaricato fonti di informazione russe come RT.
TESLA, MAXI-POLO DA 5 MILIARDI IN GERMANIA
Sandra Riccio per “la Stampa”
elon musk
Sempre più vicino il momento del via per la gigafactory di Tesla in Germania. Il colosso americano di auto elettriche, che è leader mondiale del settore e che è guidato dal guru della tecnologia Elon Musk, ha ottenuto l'ok ufficiale, ma condizionato, al suo impianto di Grünheide (vicino a Berlino nel Land Brandeburgo). La nuova fabbrica da 5 miliardi di euro farà concorrenza stretta alle case automobilistiche tedesche e in particolare al leader europeo delle e-auto, Volkswagen.
Il via era stato più volte rinviato. Musk era convinto di ricevere lo start già per l'estate scorsa. Il progetto di costruire anche una fabbrica di batterie oltre allo stabilimento automobilistico ha però frenato il percorso. I nuovi piani hanno avuto bisogno di nuove approvazioni. I gruppi ambientalisti locali hanno temuto a lungo che l'impianto avesse un impatto negativo sull'habitat locale. Il processo non dovrebbe durare a lungo, qualche settimana soltanto (il progetto era stato avviato il 3 gennaio 2020).
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La nuova gigafactory sarà adesso parte della strategia di Tesla per affermarsi in Europa e rubare terreno alla concorrente europea Volkswagen. Vw ha una quota 25% delle vendite di veicoli elettrici (Ev) in Europa, contro il 13% di Elon Musk. In ogni caso, il nuovo impianto di produzione creerà migliaia di posti di lavoro e darà una sferzata all'economia del territorio. Il premier del Land Brandeburgo, Dietmar Woidke, che ha parlato ieri di «un grande passo verso il futuro», aggiungendo che la gigafactory di Tesla sarà un importante motore dell'industria e della tecnologico per tutta la Germania.
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Circa 2.600 dei 12.000 lavoratori previsti per l'impianto sono già stati assunti (l'obiettivo è di arrivare a 40 mila) e Tesla è in trattative con numerosi fornitori di componenti per auto della regione per rifornirsi il più possibile a livello locale, abbassando così i tempi di consegna e i costi.
«Quella che nasce non è un'impresa, ma un distretto industriale» è stato il commento dell'assessore all'Economia del Land. Comunque il via libera ottenuto ieri non significa che Tesla potrà iniziare subito la produzione. Il pioniere Usa di auto elettriche deve prima dimostrare di soddisfare numerose condizioni, tra cui l'uso più opportuno dell'acqua e il controllo dell'inquinamento atmosferico.
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Una volta ricevuto l'ok inizierà a distribuire i 500.000 veicoli a batteria dal nuovo impianto. L'impianto di produzione di batterie invece sarà in grado di generare più di 50 gigawattora (GWh) all'anno, superando i concorrenti europei. Le batterie per le auto prodotte in loco arriveranno inizialmente dalla Cina, ha detto Musk, ma l'obiettivo è di raggiungere l'autonomia nello stabilimento tedesco entro la fine del prossimo anno. La vera sfida di Musk, una promessa che si batterà per manterere, sarà quella di aumentare la produzione di auto il più rapidamente possibile e diventare così numero uno anche nel Vecchio Continente.