Estratto dell’articolo di A.Gen. per “il Messaggero”
Da qualche settimana, in vista delle Europee di giugno, Emma Bonino era corteggiatissima. La voleva Carlo Calenda e la strattonava dall'altra parte Matteo Renzi, determinati entrambi a fare coppia con la leader di +Europa per superare la soglia del 4%, sotto la quale nell'Europarlamento nessuno entra. Un pressing fastidioso. Così ieri Bonino ha deciso di prendere l'iniziativa e di guidare le danze.
emma bonino a belve 3
L'ha fatto lanciando […] una «Proposta politica con la P maiuscola». Non un semplice patto elettorale per salvare le penne. […] ha […] invitato «riformatori e progressisti» a fare fronte comune per il rilancio dell'Unione con la realizzazione di un vecchio sogno: l'Europa federale. […] La mossa, assicura chi lavora con la leader di +Europa, avrebbe la benedizione di Emmanuel Macron desideroso di avere a Strasburgo alleati italiani sotto le insegne di Renew Europe. Obiettivo impossibile se +Europa, Azione e IV andassero divisi alle urne.
CARLO CALENDA E MATTEO RENZI
La reazione all'appello di Bonino di Renzi e Calenda, i due ex alleati ora arci nemici, è stata con toni diversi. «Condivido la riflessione di Emma. Gli Stati Uniti d'Europa sono la missione di Italia Viva. Noi ci siamo!», ha festeggiato Renzi. E Calenda, più tiepido e prudente: «Oggi Bonino ha scritto un appello che condivido dalla A alla Z. Ma il punto fondamentale è cercare l'accordo sul merito delle cosa». La ragione della cautela di Calenda, che tra i due contendenti è il meno amato da Bonino, è proprio Renzi. «Se lei apre pure a Iv, io non ci sto. Dopo i ripetuti tradimenti di Matteo, tornare alleati è impossibile», ha confidato il capo di Azione.
CARLO CALENDA E EMMA BONINO
C'è da dire che Bonino non è per nulla affascinata dalla prospettiva di essere coinvolta nella zuffa tra i due ex alfieri del Terzo Polo. Con Calenda la leader di +Europa ha il dente avvelenato: meno di due anni fa il capo di Azione ha stracciato l'intesa con il Pd appena siglata ed Emma non è riuscita a rientrare in Parlamento. E a Renzi, ammette un esponente di Iv, «non perdona di non averla voluta nel 2014 come ministro degli Esteri». Così Bonino non intende legarsi ad Azione e a Iv. E propone, attraverso Magi, un'alleanza aperta: «Non vogliamo fare la sommatoria di tre partiti, ci rivolgiamo a energie nuove». E nuovi non sono né Calenda, né Renzi. Ma i loro voti servono per approdare a Strasburgo il 9 giugno.
EMMA BONINO AL SEGGIO ELETTORALE CARLO CALENDA E MATTEO RENZI