vladimir putin
1 - NUOVA CHIUSURA RECORD PER IL GAS, +13,2% A 276,7 EURO
(ANSA) - Nuovo record per il prezzo del gas, che sconta la decisione di Gazprom di chiudere per tre giorni il gasdotto Nord Stream. I future Ttf, benchmark del prezzo del metano in Europa, hanno terminato le contrattazioni ad Amsterdam con un balzo del 13,17% a 276,75 euro. Nel corso di seduta i future hanno segnato un massimo di 295 euro (+20,6%).
2 - BERLINO, 'INVERNO DIFFICILE, PUTIN POTRÀ TAGLIARE ANCORA GAS'
MARIO DRAGHI ROBERTO GAROFOLI
(ANSA) - "Abbiamo davanti a noi un inverno molto critico. Dobbiamo essere pronti al fatto che Putin riduca ancora di più il gas", lo ha detto oggi alla tv pubblica Zdf il ministro tedesco di Economia e Clima, Robert Habeck. Il ministro ha anche parlato dei nuovi aiuti in arrivo per i tedeschi, dicendo che è importante mantenere il "consenso democratico" e un "equilibrio di base" e, quindi, "chi guadagna meno deve essere sostenuto maggiormente rispetto a chi guadagna di più". Habeck si trova al momento in visita in Canada con il cancelliere Olaf Scholz.
Robert Habeck
3 - ENERGIA: GAROFOLI, AUMENTI PREOCCUPANO, GOVERNO SI MUOVE
(ANSA) - "I recenti aumenti dei prezzi delle fonti energetiche determinano ulteriore preoccupazioni. Il governo continuerà nelle prossime settimane a monitorare questa situazione e a muoversi sul solco tracciato dal Capo dello Stato al momento dello scioglimento delle Camere". Lo afferma il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Roberto Garofoli parlanfdo al meeting di Cl a Rimini.
4 - GAS, IL PREZZO SALE ANCORA: +17% DOPO LO STOP A NORD STREAM
PUTIN E I RUBLINETTI - BY EMILIANO CARLI
Un altro balzo a due cifre per il prezzo del gas naturale. Che si inerpica ancora sui mercati europei in seguito all’annuncio dello stop alle consegne dalla Russia attraverso il gasdotto Nord Stream 1 per tre giorni, dal 31 agosto al 2 settembre.
Anche questa volta ufficialmente la fermata viene motivata con necessità di manutenzione. I mercati avevano già accolto con nervosismo la notizia ma, in tutta evidenza, l’effetto dell’annuncio non è ancora finito. Il future settembre sulla piattaforma Ttf di Amsterdam guadagna infatti il 15% circa a 283 euro per megawattora. Venerdì si era già toccato un nuovo record con la chiusura a 241 euro,dopo aver sfiorato i 260 euro. In deciso rialzo anche la consegna ottobre, che sale dell’11,3% a 275 euro.
ROBERTO GAROFOLI
Intanto si moltiplicano gli appelli del mondo produttivo al governo dimissionario. «È un’emergenza nazionale e bisogna agire di conseguenza. Mario Draghi deve avviare subito un vero piano di razionamento dei consumi di energia o nel giro di poche settimane avremo le fabbriche ferme. Un disastro». Così Enrico Carraro, presidente di Confindustria Veneto, in una intervista a «La Stampa.
nord stream
«Soprattutto gli energivori come carta,vetro, ceramica e siderurgia. Ma il rischio c’è per tutti. Non ci spaventano solo gli aumenti già subiti, ma anche la totale incertezza sui prossimi mesi: non abbiamo la minima idea di quando i rincari si fermeranno. Questo di solito è il momento di pianificare l’anno successivo e di fare i budget. Ma come facciamo in queste condizioni?».
Per Carraro «la situazione è senza precedenti e bisogna agire di conseguenza, non possiamo nasconderci dietro al fatto che il governo è dimissionario ed è impensabile aspettare il nuovo esecutivo, che non avremo prima di fine ottobre. Draghi è un premier eccezionale per autorevolezza e competenza. Ci appelliamo a lui:bisogna riaprire subito la battaglia in Europa per il tetto al prezzo del gas e far scattare un piano serio di razionamento dei consumi».
prezzo del gas in europa
Se il gas sale, il petrolio scende. Sulla scorta dei timori di una seria frenata dell’economia. In calo il greggio (Wti -1,87% a 89,07 dollari al barile). Ma i timori internazionali sono tutti per il gas: «Abbiamo un inverno molto critico davanti a noi. Dobbiamo aspettarci che Putin riduca ulteriormente il gas», ha sottolineato il ministro dell’Economia della Germania Robert Habeck, parlando con l’emittente tedesca ARD dal Canada, dove è in viaggio con il cancelliere Olaf Scholz.
VLADIMIR PUTIN E IL GAS
Uno stop delle forniture di gas russo a breve porterebbe ad esaurire le riserve nei Paesi dell’euro già a fine anno innescando razionamenti e recessione: senza interventi sui consumi — stima un’analisi di tre economisti del Meccanismo europeo di stabilità (Mes), Angela Capolongo, Michael Kuhl e Vlad Skovorodov — il Pil dell’eurozona perderebbe l’1,7%, con un impatto del 2,5% per i due Paesi più esposti, Italia e Germania. Riducendo i consumi del 15%, come da piani Ue, l’impatto nei Paesi euro sarebbe invece dell’1,1%.