enrico ruggeri anni 20
Enrico Ruggeri è intervenuto nel corso della prima puntata di “Anni 20”, condotto da Francesca Parisella su Rai 2.
Sul Covid:
Ho vissuto male la pandemia, come musicista, appartenente a una categoria che è stata dimenticata e umiliata più volte, male come genitore di tre figli, uno se n’è andato in campagna ma gli altri di 15 e 10 anni rientrano in pieno in quella categoria che sta soffrendo e che pagherà a lungo quello che è successo da un anno a questa parte. Quello che noi siamo dipende dalla nostra adolescenza.
Sulla droga:
enrico ruggeri anni 20
Conosco eroinomani che hanno smesso da 20 anni ma che ancora hanno l’eroina come primo pensiero al mattino quando si svegliano, anche se non si fanno più. L’eroina è il rientro nella placenta, la fuga da tutto. Non l’ho mai provata ma sono stato contiguo a molta gente che l’ha provata: le prime volte stai bene ma piano piano avviene il contrario, stai male finché non ti fai e dedichi tutta la tua giornata alla ricerca della droga.
Chi si fa uno spinello non finirà necessariamente a farsi di eroina ma è vero anche che chi si fa di eroina è partito da uno spinello, quasi per scherzo. Noi genitori ora conosciamo il problema, quelli che avevano genitori nati negli anni 20, 30 o 40 avevano genitori che non erano preparati ad affrontare il problema.
enrico ruggeri anni 20
Su San Patrignano:
Ho conosciuto Muccioli, interagendo con San Patrignano anche per amici che erano ospiti lì. Sanpa era per loro unica alternativa al carcere. La grande differenza è che gli ex tossici di San Patrignano, una volta usciti dalla droga, rimangono all’interno della comunità diventando terapeuti, accompagnando gli altri nel loro stesso percorso. Non escono mai da questa grande famiglia, cambiano solo ruolo.
Sulla sua esperienza con la cocaina:
Ognuno di noi è inevitabilmente influenzato dalle sue conoscenze: io ad esempio non bevo più, perché gioco a pallone e non voglio ingrassare, ma oggi sembra spesso che lo strano sia chi non beve in un gruppo, un disadattato.
Figuriamoci a 14 anni cosa accade!
enrico ruggeri
Io ho provato la cocaina, da stupido, perché non sapevo come spendere i miei soldi, in un’epoca in cui il mercato era particolarmente florido. Ne sono uscito semplicemente perché la cocaina soprattutto nella Milano degli anni’80 non crea amici ma compagni di merende, per cui memore di quello che mi diceva sempre mio padre: ”cerca di frequentare persone alla tua altezza” e allora mi sono reso conto che non ritenevo tollerabile che da qualche parte uno che magari era stato mio compagno di merende, in una discoteca alle 3 di notte, potesse dire guardandomi in tv:” Ruggeri è mio amico, ho pippato con lui”. Per me questo pensiero era insopportabile. La vita è una e va spesa bene con persone che meritano.
MORANDI TOZZI RUGGERI
Informato in diretta dell’incidente capitato all’amico Gianni Morandi, Ruggeri gli ha rivolto un saluto e un augurio di pronta guarigione:” Sono sicuro che Gianni starà già facendosi i selfie in ospedale con gli infermieri e i dottori, un uomo delle sua tempra ne uscirà con il sorriso che lo contraddistingue”.
enrico ruggeri SANPA - LUCI E TENEBRE DI SAN PATRIGNANO
enrico ruggeri canta 'i gardini di marzo' 13 san patrignano enrico ruggeri alma muccioli sanremo enrico ruggeri canta 'i gardini di marzo' 9