Andrea Carugati per “la Stampa”
bersani epifani dalema
I nuovi gruppi parlamentari della sinistra dem nasceranno «entro fine febbraio». «I numeri ci sono in entrambe le Camere», assicurano fonti degli scissionisti: a Montecitorio si va da 40 a 50 deputati, compresa la dozzina di ex Sel guidati da Arturo Scotto, al Senato il pallottoliere oscilla tra 15 e 20. Nei giorni scorsi c'è già stato un primo giro d' orizzonte con gli uffici per le pratiche relative ai nuovi gruppi. A Bruxelles sono tre i deputati già schierati con il partito di Bersani: il lombardo Antonio Panzeri, il veneto Flavio Zanonato e il campano Massimo Paolucci, molto vicino a D'Alema.
BERSANI E DALEMA SBIRCIATINA ALLUNITA
Serata rovente per gli ex Ds. Nico Stumpo e Davide Zoggia, uomini macchina del nuovo partito, hanno i cellulari intasati. Il lavoro delle ultime settimane, la Gladio rossa preparata con Massimo D'Alema a partire dall'estate in caso di implosione del Pd, è partita a pieno motore. Al sud il lavoro è già avanti: due consiglieri regionali in Campania, altri in Lucania, terra di Roberto Speranza.
nico stumpo
In Molise c'è il deputato Danilo Leva che fa da coordinatore. In Puglia Emiliano rischia di fare cappotto portando via, in caso di addio, quasi tutti i consiglieri regionali Pd. Nella Toscana di Renzi, Enrico Rossi, furioso per l'esito dell' assemblea dem, è pronto a dare battaglia: «Io resto alla guida della Regione e sono convinto che la mia maggioranza mi sosterrà. Se proveranno a farmi cadere farò come nel 2014 quando tentarono di sfrattarmi: mi presenterò in consiglio regionale per chiedere la fiducia sul programma votato dai cittadini».
Miguel Gotor Flavio Zanonato Davide Zoggia
In Veneto sono al lavoro Zoggia e Zanonato. A Milano a sorpresa potrebbe esserci l'uscita dal Pd di Barbara Pollastrini, storica figura della sinistra in città, braccio destro di Gianni Cuperlo che pure resta nel partito. Grande fermento anche nelle aree ex Ds che sono intenzionate a restare nel Pd, quelle che fanno riferimento ad Andrea Orlando e Cesare Damiano.
Anche qui potrebbero esserci defezioni, soprattutto se non emergerà una candidatura di sinistra (come quella di Orlando) in grado di sfidare Renzi al congresso. «Se diventa il partito di Renzi non teniamo i nostri», spiega una fonte vicina ai Giovani turchi. «È come il crollo di una diga, come ha spiegato Delrio nel fuorionda», avverte Massimo Paolucci. «possiamo arrivare fino a 60 deputati».
migliavacca
Maurizio Migliavacca, braccio destro di Bersani, parla di un «cantiere in progress». Fonti qualificate assicurano che «ci presenteremo già alle prossime comunali, con liste da Nord a Sud». Alleati del Pd? Presto per dirlo. La tornata elettorale di giugno, dalla Calabria alla Liguria, sarà un primo test per pesare il nuovo rassemblement di sinistra. Poi in autunno le regionali in Sicilia, dove le truppe sono guidate dal deputato Angelo Capodicasa.
MICHELE EMILIANO
Difficoltà in Emilia, dove il grosso della vecchia Ditta è passata con Renzi, a partire dal governatore Stefano Bonaccini. Ma la consigliera regionale Silvia Prodi, nipote del Professore, era tra gli oratori della manifestazione di sabato a Testaccio della minoranza.
In Senato il nuovo partito è molto pesante in commissione Affari costituzionali, dove siedono Miguel Gotor, Maurizio Migliavacca e Doris Lo Moro. Ma è possibile che, con soli 20 senatori, gli scissionisti perdano il diritto ad una postazione. Alla Camera il più alto in grado è Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio. Una postazione strategica.