krizia

Andrea Marcenaro per “il Foglio”

Qualche giorno è passato dalla morte di Krizia. Il suo ricordo ha ricevuto molti omaggi e meritati, credo. L’essere lei geniale e burbera, affettuosa e scostante, attenta ma severa, selettiva nelle confidenze e nelle consuetudini. Non l’ho conosciuta e penso, da quanto ho letto, che mi sarebbe piaciuta. Ma ho un ricordo sul gozzo e lo sputo anche se non dovrei, nel nome di un’ostilità mai placata verso il costume non solo italiano, e comunque maledetto, di dare addosso allo sconfitto.

ANNA E BETTINO CRAXI

Era dopo Mani pulite, chiedo scusa per la maiuscola. E Krizia, prodotta dalla Milano da bere, per quanto produttiva ella fosse, negò su un giornale importante di aver mai confezionato un abito per la signora Anna Craxi. Interi guardaroba per la signora D’Alema, piuttosto. Verosimile non era, ma avrebbe potuto perfino capitare. Dirlo in quel momento mi fece pensare: guarda te, una sarta che non ha stoffa.

ANDREA MARCENARO MARIA TERESA MELI