Domenico Zurlo per www.leggo.it
AGHI NELLE FRAGOLE
Fragole con aghi da cucito all’interno: per diversi giorni un vero e proprio allarme ha causato il panico in Australia, per via di quello che potrebbe essere stato uno scherzo, ma che ha avuto risultati simili ad un attentato terroristico.
Diverse persone infatti hanno ingerito le fragole con gli aghi al loro interno, e sono state costrette a sottoporsi ad interventi chirurgici per liberarsi degli aghi stessi.
Il responsabile dello ‘scherzo’, reo confesso, è un ragazzo, che ha ammesso le sue colpe alla polizia del New South Wales: nel Paese era esploso un allarme nazionale, per il moltiplicarsi di questi casi, e gli stessi coltivatori avevano risentito di quanto stava accadendo, con i loro affari in ginocchio.
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«Ha ammesso di aver fatto uno scherzo inserendo gli aghi nelle fragole», ha detto il il vicecommissario Stuart Smith a Seven News dopo la notizia dell’arresto. La pena massima per la contaminazione di cibo è attualmente di 10 anni di prigione, ma il governo ha già annunciato di volerla aumentare a 15 anni.
Le segnalazioni sono oltre 100: a rischio i mezzi di sussistenza di migliaia di australiani che lavorano nella produzione di frutta. E non sono state solo le fragole a essere prese di mira, ma anche una mela e una banana.
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I primi casi risalivano ad una settimana fa: cestini di fragole provenienti da una fattoria del Queensland presentavano questi aghi all'interno, e la contaminazione fu attribuita alla presunta 'vendetta' di qualche ex dipendente scontento.
Dopo pochi giorni però si sono registrati sabotaggi in un gran numero di fragole provenienti da altre fattorie e vendute in altri supermercati, nel New South Wales ma anche in Victoria e Tasmania (quasi sicuramente a opera di emulatori).
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Il governo del Queensland aveva offerto una taglia di 100mila dollari australiani (61mila euro circa) per ottenere informazioni utili alla cattura dei responsabili, mentre il ministero della Sanità aveva chiesto ai consumatori di tagliare i frutti e ispezionarli prima di consumarli, e di consegnare alla polizia quelli con gli aghi.
La polizia dal canto suo aveva diffuso una lista di marche di fragole e di supermercati in cui erano stati individuati i frutti sotto accusa. Fino all'arresto del responsabile e alla fine (presunta) dell'incubo durato per una settimana.