Turchia, Draghi ritiri subito le frasi su Erdogan
MARIO DRAGHI - CONFERENZA STAMPA
(ANSA) - ROMA, 08 APR - All'ambasciatore italiano ad Ankara Massimo Gaiani, convocato stasera al ministero degli Esteri turco, "è stato sottolineato che ci aspettiamo che queste brutte e sfacciate affermazioni" del premier italiano Mario Draghi sul presidente turco Recep Tayyip Erdogan, "che non sono conformi allo spirito di amicizia e di alleanza tra Italia e Turchia, vengano immediatamente ritirate". Così una nota del ministero degli Esteri di Ankara. (ANSA).
Turchia, Draghi ritiri subito le frasi su Erdogan (2)
IL SOFAGATE VISTO DA OSHO.
(ANSA) - ISTANBUL, 09 APR - "A seguito delle inaccettabili dichiarazioni fatte oggi dal primo ministro italiano" Mario Draghi "sul nostro presidente" Recep Tayyip Erdogan, "l'ambasciatore italiano ad Ankara è stato immediatamente convocato questa sera presso il nostro ministero", riferisce il comunicato turco.
ERDOGAN CIRCONDATO DALLE TRIBU' OTTOMANE
A conferire con il nostro ambasciatore è stato Il viceministro degli Esteri con delega agli Affari Ue, Faruk Kaymakci, che nell'esprimere la "forte condanna" della Turchia per le parole di Draghi, ha sottolineato che Erdogan "è il leader eletto con il più forte sostegno del voto popolare in Europa". La nota di Ankara entra poi nel merito della vicenda del caso 'Sofagate', da cui sono partite le dichiarazioni di Draghi. "Nessuno può mettere in dubbio l'ospitalità della Turchia. Il nostro Paese - si legge - non prenderà parte a una insensata e maliziosa discussione all'interno dell'Ue" e giudica "vani i tentativi di danneggiare l'agenda positiva tra Turchia e Ue".
PUTIN ERDOGAN
Turchia: partito Erdogan, 'l'Italia pensi a Mussolini'
(ANSA) - ISTANBUL, 09 APR - "Da noi non ci sono dittatori. Se volete vedere un dittatore, guardate alla vostra storia. Guardate Mussolini". Così il vice-leader dell'Akp del presidente turco Recep Tayyip Erdogan, Numan Kurtulmus, rivolgendosi all'Italia, dopo che il premier Mario Draghi ha definito Erdogan un "dittatore". (ANSA).
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Turchia: ufficio Erdogan, frasi Draghi inadatte a diplomazia
(ANSA) - ISTANBUL, 09 APR - "Il primo ministro nominato d'Italia ha superato i limiti definendo come "dittatore" Recep Tayyip Erdogan, che è stato eletto Presidente dal popolo turco con il 52%. Condanniamo fermamente questo stile, che non ha posto nella diplomazia. Chi cerca il dittatore guardi alla storia d'Italia". Lo scrive su Twitter il capo della comunicazione della Presidenza di Ankara, Fahrettin Altun, in un messaggio in italiano. Una condanna analoga giunge anche dal portavoce del capo dello stato turco, Ibrahim Kalin, che sempre via Twitter chiede che "questa affermazione venga corretta immediatamente". (ANSA).
ursula von der leyen lasciata senza poltrona da erdogan e michel
Draghi contro Erdogan
Da “Anteprima. La spremuta di giornali di Giorgio Dell’Arti”
A un certo punto, durante la conferenza stampa, hanno chiesto a Draghi: cosa ne pensa dello sgarbo di Erdogan alla presidente Ursula von der Leyen? Risposta: «Non condivido assolutamente le posizioni di Erdogan e penso non sia stato un comportamento appropriato. Mi è dispiaciuto moltissimo per l'umiliazione che la presidente della Commissione von der Leyen ha dovuto subire.
MARIO DRAGHI - CONFERENZA STAMPA
La considerazione da fare è che con questi dittatori, chiamiamoli per quel che sono, uno deve essere franco nell'esprimere la propria diversità di vedute, di opinioni e di visione della società».
• Il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu ha definito «offensive e imprudenti» le dichiarazioni di Draghi. «Condanniamo con forza le inaccettabili parole del premier nominato italiano sul nostro presidente eletto». In serata, poi, ha convocato l'ambasciatore italiano in Turchia Massimo Gaiani per protestare.
GIUSEPPE CONTE ERDOGAN 1
• Riguardo alla faccenda della sedia per Ursula, il ministro ha detto: «Nel protocollo implementato nella riunione su scala ristretta tenutasi presso l'ufficio del nostro Presidente, le richieste della parte dell'UE sono state soddisfatte».
ERDOGAN NELLA COPERTINA DI CHARLIE HEBDO
• «Stando a una nota del Consiglio europeo ai diplomatici non è stato permesso di visitare in anticipo la sala dell'incontro poiché troppo vicina agli uffici di Erddgan. Lo stesso è avvenuto per la sala da pranzo, che però è stata vista qualche minuto prima, e si è provveduto ad aggiungere una sedia, anche lì, mancante.
Come non farsi venire il sospetto - vista la sala da pranzo - che lo stesso sarebbe accaduto per la sala dell'incontro? La sedia per von der Leyen, è chiaro, non era stata prevista dai turchi, ma senz'altro non è stata richiesta dagli europei. Se così fosse stato, "la richiesta sarebbe stata soddisfatta"» [Sta].
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• «Il colpo da ko: un (anonimo) alto funzionario turco insinua che il "sofagate" sia nato dalle "gelosie" tra Michel e von der Leyen. Bersaglio centrato, visto che il dubbio serpeggia anche a Bruxelles, dove viene attribuita al belga una certa gelosia verso la tedesca» [D'Argenio, Rep)].
mario draghi
• La Turchia, per l'Italia, è il quinto partner commerciale più importante, il secondo a livello europeo dopo la Germania.
• A Roma, intanto, i deputati del Partito democratico hanno sistemato una sedia vuota al centro dell'emiciclo di Montecitorio per protestare contro quella che definiscono «un'offesa a tutte le donne».
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