Daniele Raineri per La Repubblica – Estratti - https://www.repubblica.it/esteri/2024/09/24/news/erdogan_onu_israele_discorso-423519570/?ref=RHLF-BG-P5-S2-T1
erdogan assemblea generale onu
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha parlato ieri all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite e ha fatto un discorso dai toni durissimi – contro Israele, contro «i valori dell’Occidente complice di Netanyahu che stanno morendo nella Striscia di Gaza» e contro le stesse Nazioni Unite, che non ottengono nulla e non sono all’altezza del compito per il quale sono state create.
Ecco qualche passaggio. «Proprio come Hitler fu fermato da una “alleanza dell’umanità” settant’anni fa, così Netanyahu e la sua rete omicida devono essere fermati da una nuova alleanza dell’umanità». È la seconda volta che Erdogan fa un paragone tra il Primo ministro israeliano Netanyahu e Adolf Hitler, era già successo nel luglio 2018 e Netanyahu aveva risposto che Erdogan è «un massacratore di curdi e siriani » e che sotto di lui la Turchia sta piombando «in una dittatura buia».
Poi il leader turco ha attaccato l’Occidente, perché «i suoi valori stanno morendo» per l’indifferenza e la complicità per quello che succede nella Striscia di Gaza e perché non sta facendo nulla «per prevenire il genocidio».
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Erdogan ha anche accennato al fatto che la Turchia sta lavorando alla creazione di un sistema di alleanze alternativo al sistema convenzionale che ruota attorno all’Occidente. «Stiamo approfondendo l’impegno con organizzazioni regionali come i Brics – ha detto – stiamo lavorando per sviluppare relazioni e cooperazione con i Paesi asiatici e l’Organizzazione degli Stati turchi è già diventata un modello esemplare per il mondo intero».
I Brics formano una lega dei giganti con Brasile, Russia, Cina e India che si sta allargando rapidamente ad altri, inclusa la Turchia che ha appena annunciato in via ufficiale di avere fatto domanda d’ingresso. Cina e Russia, in questo sistema alternativo, fanno da poteri dominanti. La direzione indicata da Erdogan nel discorso alle Nazioni Unite è chiara: spostare l’asse del mondo verso i Paesi emergenti, dall’Africa al Sud America. In questo schema l’Occidente perde rilevanza e la guerra a Gaza diventa il momento storico che rende evidente a tutti questo cambiamento.
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Sul finale del discorso Erdogan ha dedicato un’altra sequenza di accuse aspre alla guerra multidimensionale portata, secondo lui, contro la famiglia, spina dorsale della società. Il momento rivelatore di questo attacco internazionale che ormai assomiglia a un’imposizione, dice, è stata la parata della cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Parigi 2024, che definisce «scandalosa» e si riferisce alla scena dell’Ultima cena in versione queer «che non ha turbato soltanto i cristiani».
Erdogan aveva rifiutato a luglio l’invito del presidente francese Macron ad assistere alla parata inaugurale sulla Senna a Parigi su consiglio di suo nipote, perché temeva - raccontò - che sarebbe stato un momento di propaganda Lgtb. E così, su questa nota, ha concluso la sua arringa alle Nazioni Unite: «Noi difenderemo le famiglie ».
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