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    GRAZIE MALAGÒ! “CHE ESEMPIO DIAMO SE UNA CHE EVADE L’IMU INCASSA SUBITO UN INCARICO PRESTIGIOSO DEL CONI?”


     
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    1 - CHE ESEMPIO DIAMO SE LA IDEM A DIECI GIORNI DALLE DIMISSIONI HA UN INCARICO PUBBLICO?
    Riceviamo e pubblichiamo:

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    Caro Dago,
    leggo stamani sui quotidiani che, ad un ex ministro dimissionaria, accusata di aver evaso l'Imu su immobili di sua proprietà, viene conferito, a distanza di pochi giorni dalle dimissioni, un incarico prestigioso dal Coni. Mi sento in imbarazzo nei confronti dei miei figli e nipoti, che esempi trasmettiamo? Per poter far carriera bisogna fregare lo Stato ed avere speciali protezioni?

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    Distinti saluti.
    Annibale Antonelli


    2 - IDEM A CAPO DELLA CONSULTA DELLO SPORT
    Dal "Corriere della Sera" - L'ex ministro Josefa Idem, campionessa olimpionica di canoa che ha lasciato l'incarico al governo per le polemiche sull'Ici della sua casa, è stata nominata presidente onorario della Consulta regionale femminile dello sport in Sicilia: incarico non retribuito e conferitole dal Coni e non dalla Regione.

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    3 - LA IDEM SI RICICLA IN SICILIA MA CROCETTA SI CHIAMA FUORI
    Da "il Giornale"

    Non c'è pace per Rosario Crocetta, presidente della Regione Sicilia, tutto preso tra assessori cacciati e nuove nomine per riciclare trombati e dimissionati.

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    Ieri si era sparsa la voce che, dopo Ingroia, toccherebbe all'ex ministro Josefa Idem essere ripescata dal governatore siciliano.

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    Ma Crocetta ha smentito i rumors: «Querelo per diffamazione tutti quei giornalacci che stanno scrivendo che ho intenzione di assegnare un incarico all'ex ministro Idem, addirittura sostenendo che avrei pronto il decreto di nomina».

    Pare che la Idem ricoprirà in effetti la presidenza della Consulta femminile regionale dello sport, l'iniziativa però verrebbe dal Coni Sicilia, che ha agito in autonomia. E che definisce «arbitraria e ingiustificata l'attribuzione della scelta al presidente della Regione Rosario Crocetta, strumentalizzando l'episodio secondo una logica politica assolutamente estranea alla realtà dei fatti». La canoista si è giocata l'incarico di governo per l'Ici non pagata sulla sua casa-palestra, ora pagaia verso la Sicilia.

    4 - CURIOSPORT - MALAGÒ: "IDEM? IN ITALIA NON SI PERDONA PIÙ NULLA"
    Italpress - "Il Paese strumentalizza tutto, non si perdona più niente, forse perché viviamo un'epoca che arriva dopo tanti scandali e si è entrati in questo ordine di idee che va comunque rispettato". Lo ha detto il presidente del Coni, Giovanni Malagò, a proposito della vicenda legata alle dimissioni di Josefa Idem da ministro dello Sport.

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    "Tutti conoscono il mio rapporto con Josefa, è una persona alla quale sono molto legato, a cui voglio molto bene, con Josefa abbiamo condiviso emozioni fortissime - ha aggiunto Malagò ai microfoni di Sky Tg 24 -. Questa vicenda mi ha fatto star male, ci siamo sentiti sempre, spesso, ci siamo sentiti anche ieri. Non sta a me dare giudizi, ma una cosa che mi sento di dire è che delle tante persone che conosco Josefa è una di quelle che considero più serie e perbene, integerrime, quasi un'integralista. Perché è successo questo non mi va di ricordarlo, Josefa ha sempre fatto l'atleta, non si e' mai occupata di queste cose, la sua onesta' e' veramente indiscutibile".

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    5 - GOVERNO, MALAGÒ: "JOSEFA IDEM, LA PERSONA GIUSTA AL POSTO GIUSTO: ORA NON HA ALIBI"
    "Gazzetta dello Sport" del 27 aprile 2013

    Il presidente del Coni: "La nomina è di grande auspicio per il futuro dello sport italiano. Josefa conosce a memoria i problemi, è un personaggio fuori dal mondo e dal tempo"
    "La persona giusta al posto giusto. Sono enormemente felice per la scelta di Josefa Idem quale ministro dello Sport perché si tratta di una grande atleta e di una grande donna che conosce la materia sportiva come pochi e con una carriera alle spalle che parla da sola". Ad affermarlo è il presidente del Coni Giovanni Malagò.

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    "Oggi - aggiunge Malagò - la mia felicità è duplice anche perché è la prima volta che una campionessa olimpica arriva a ricoprire questo prestigioso incarico della Repubblica. Al di là dell'affetto, della stima e dell'amicizia che mi lega a lei da sempre, tutto il nostro mondo sa perfettamente quanto questa nomina per Josefa sia di grande auspicio per il futuro dello sport italiano".

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    NIENTE ALIBI - "Josefa è una che ama seguire le cose nel nostro paese già da tempo immemorabile - ricorda Malagò a Sky Sport24 - e saprà capitalizzare la sua esperienza di atleta. Ho sempre pensato fosse naturale questo suo sbocco". Il presidente del Coni, che è anche il numero uno del Canottieri Aniene, società per cui è tesserata l'ex olimpionica della canoa, svela un aneddoto: "Stavamo correndo insieme lungo il Tevere e le ho detto: 'Non è che se diventi ministro non ci facciamo più il giro dei ponti? Ora l'ho sentita e mi ha detto che una volta a settimana lo faremo ancora...".

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    Malagò dovrà relazionarsi proprio con la sua 'pupilla': "Ad un altro ministro avrei chiesto sensibilità e attenzione, ma con lei... Dovremo affrontare il tema della scuola, dello sport per tutti, del sociale, di certi posti del Paese meno fortunati, degli impianti, perché sappiamo come si è arenata la vicenda degli stadi. Con Josefa queste cose le conosciamo a memoria, ora non avrà più alibi".

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    DIMISSIONI - Malagò sottolinea anche che la Idem "è una super professionista, spacca in quattro il capello, ha denunciato la necessità di maggiori risorse ma non si è mai lamentata. È un personaggio fuori dal mondo, dal tempo, che ha continuato a fare tutto pur lamentando le difficoltà del suo mestiere, che amava alla follia. E se avesse voluto, per me sarebbe anche a Rio de Janeiro...".

    Il numero uno dello sport italiano, che annuncia l'incompatibilità della Idem da consigliere nazionale ("ora si dovrà dimettere e dovrebbe entrare il primo dei non eletti, Pereira del cricket"), chiude con un'altra curiosità: "L'unica cosa triste è che da quando è senatrice ha lasciato la stanza numero 12 dell'Acquaniene. La Sensini ha la 11, la Pellegrini la 13... Ha preso un appartamentino a Piazza Navona e mi ha detto di sentirsi come Alice nel paese delle meraviglie".

     

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