LEONARDO DEL VECCHIO
QUELLA FUSIONE NON S’AVEVA DA FARE? – DOPO LA LITIGATA CHE HA FATTO BRUCIARE 3 MILIARDI IN BORSA, DEL VECCHIO CHIAMA L’ARBITRO CONTRO ESSILOR: A MENO DI DUE ANNI DALLA FUSIONE SIAMO GIÀ ALLA DOMANDA DI ARBITRATO – LUXOTTICA E I FRANCESI DOVREBBERO AVERE PARI POTERI FINO AL 2021, MA IL MILIARDARIO ITALIANO SOSTIENE CHE SAGNIERES ABBIA VIOLATO L’INTESA ALLA BASE DELLA FUSIONE – LE TAPPE DELLO SCONTRO
ESSILORLUXOTTICA, PROVE DI DIALOGO. I FRANCESI ACCETTANO L'ARBITRATO
Leonardo Martinelli per “la Stampa”
leonardo del vecchio
Sono ancora timidi. Ma i segnali di una volontà di riappacificazione arrivano dal fronte Essilor in quella che ormai è la guerra che l' oppone a Luxottica nella governance del nuovo colosso mondiale dell' ottica, nato dalla fusione dei due gruppi. Ieri sera non c' era ancora un comunicato ufficiale, ma fonti vicine a Essilor assicuravano che i dirigenti dell' azienda francese, leader nelle lenti da vista, hanno accettato il principio del ricorso depositato alla Camera di commercio internazionale (la Cci) da parte di Delfin, la holding di Leonardo Del Vecchio, fondatore del colosso italiano delle montature.
hubert sagnieres
È già un passo in avanti, «vuol dire che i due partner vogliono trovare una soluzione - sottolinea a Parigi un analista del settore, che vuol mantenere l' anonimato -. Il problema è che per arrivare a una sentenza di primo grado ci vorranno settimane o mesi.
La speranza è che, con una volontà a dialogare che sembra riaffiorare, si trovi prima il modo di riattivare l' accordo di cogestione che sta alla base della fusione». Scadrà nella primavera del 2021, dopo tre anni in cui le decisioni al vertice di EssilorLuxottica devono essere prese in maniera paritetica. Ma, secondo Del Vecchio, presidente della nuova compagine, ci sono state delle «violazioni», che hanno motivato il suo ricorso alla Cci.
Hubert Sagnières
Una delle principali sarebbe la nomina agli inizi dell' anno di quattro manager ai vertici di EssilorLuxottica da parte di Hubert Sagnières, il manager che ha fatto la fortuna di Essilor e che oggi è il numero due del nuovo gruppo. E della quale non avrebbe avvertito Del Vecchio.
In una lettera ai manager di Essilor, resa pubblica, Sagnières rigetta quest' accusa.
HUBERT SAGNIERES E LEONARDO DEL VECCHIO
Il manager francese è in buona fede? O semplicemente ci ha «provato»? Lo stesso analista, comunque, come altri suoi colleghi, resta positivo sul perché della fusione (i due gruppi sono complementari e l' operazione consente a breve-medio termine sinergie tra i 400 e i 600 milioni di euro). E ricorda che «all' ultimo roadshow per incontrare gli investitori, poche settimane fa, i manager di Essilor e Luxottica apparivano in sintonia.
FRANCESCO MILLERI
Tutti i problemi ruotano intorno a Francesco Milleri, ad di Luxottica». Ancora ieri sera, fonti vicine a Essilor rinfacciavano a Del Vecchio di volerlo imporre come amministratore delegato di EssilorLuxottica. Da parte dell' impresa italiana, però, confermano che Del Vecchio ha già rinunciato tale possibilità.
Leonardo Del Vecchio
Insomma, dovrebbe essere un capitolo chiuso. Da Essilor si invoca la nomina di cacciatori di teste per la scelta dell' ad, come previsto dall' accordo di cogestione. E Luxottica sarebbe ormai d' accordo con tale opzione. Altre voci che girano a Parigi indicano la possibilità da parte di Essilor, per calmare le acque, di sostituire Saignières con Laurent Vacherot, ora direttore generale.
Una cosa è certa, bisogna in qualche modo trasmettere serenità ai mercati. Ieri il titolo EssilorLuxottica ha ceduto il 2,64%. È già sotto del 10% da un mese a questa parte.
luxottica HUBERT SAGNIERES HUBERT SAGNIERES leonardo del vecchio