villammare
Valentina Santarpia per www.corriere.it
«Pur di riempire le parrocchie si accettano fedeli nudi...o quasi», commenta Gabriele Bojano rilanciando la foto dell’ennesima testimonianza da degrado vacanziero che circola su Facebook. Nello scatto, che risale a domenica scorsa, si vedono chiaramente due turisti di spalle che entrano, in costume, nella chiesa della Madonna di Portosalvo, Villammare, vicino Sapri. Siamo nel Cilento, una delle zone più suggestive del litorale campano, a ridosso della Basilicata e delle spiagge dorate di Maratea, al centro del golfo di Policastro, subito dopo il promontorio di capo Palinuro.
Due vacanzieri, probabilmente di ritorno dalla spiaggia (erano da poco passate le sei di sera), si fermano in chiesa: per assistere alla funzione, o forse solo ammirare le navate. Non è dato saperlo. Fatto sta che è evidente dallo scatto di Maria Antonietta Izzinosa che l’abbigliamento dei due, marito e moglie probabilmente, non è esattamente consono al decoro del luogo. Non parliamo di spalle scoperte o gambe un po’ nude, che d’estate sarebbe anche comprensibile e perdonabile, pure nelle alte sfere. Ma di una quasi nudità: i due infatti sono chiaramente in costume e ciabatte, in tenuta da spiaggia insomma.
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Pudore allentato
Ignorando o trascurando totalmente qualsiasi norma religiosa o di buon gusto che imporrebbe, nell’entrare in un luogo sacro, un certo rispetto dell’ambiente e delle persone che lo frequentano. Lungi dall’essere bigotti, parliamo di una certa consapevolezza dei luoghi, che ci impone di tenere un comportamento e una apparenza tali da non insultare, denigrare i posti che frequentiamo. Ma siamo nell’epoca dei social, dell tutto è consentito, dell’esaltazione dell’esagerazione, della volgarità esibita: e allora che vuoi che siano, due innocenti costumi esibiti in una chiesetta di una sperduta Villammare? Il pudore, si sa, in vacanza si allenta, i posti di mare, soprattutto al Sud, sono terra di nessuno, e il peccato, anche stavolta, è solo veniale.
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