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Roberta Olcese per “la Stampa”
La formula per una fiera di antiquariato di successo? Prima di tutto bisogna scegliere la location. Possibilmente una città d’arte, altrimenti va benissimo anche una capitale e in alternativa si può ripiegare su un centro medievale, meglio se in Italia. E poi? Se la fiera è di antiquariato è quasi obbligatorio invitare qualche gallerista di arte moderna e contemporanea, così tutti i palati saranno soddisfatti; e se l’evento si propone come appuntamento del lusso ci dev’essere spazio anche per i gioielli.
tyche warhol stand robliant
Su queste linee guida prende il via domani Tefaf, The European Fine Art Fair in programma al Mecc di Maastricht fino al 22 marzo. Stiamo parlando dell’evento leader a livello internazionale per il settore. Trovare una stanza nella cittadina olandese affacciata sulla Mosa è praticamente impossibile.
Maastricht
La fiera nasce nel 1975 come momento di incontro per dealer olandesi e belgi specializzati in pittura fiamminga, ma in pochi anni da evento biennale si trasforma in un appuntamento imperdibile per collezionisti e curatori internazionali, dove il lusso e l’eleganza delle decorazioni floreali sono una garanzia. Senza dimenticare che a Maastricht ci sono cinque ristoranti stellati e uno di questi il Beluga, ha preso da poco la seconda stella.
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Tefaf riunisce 274 espositori di cui 18 italiani, con opere rare, presentate con eleganza da wunderkammer e spesso quotate a sei zeri. Si passa dai reperti archeologici al design senza troppa fatica coprendo 7.000 anni di storia. In alcuni stand il «crossing» antico - contemporaneo è una linea guida: su una parete della galleria Robilant + Voena di Milano e Londra, campeggia una veduta inglese di Canaletto quotata 6 milioni di euro e di fronte come in una macchina del tempo ci sono i quadri pop di Andy Warhol. Una Marilyn del reuccio newyorchese stimata oltre il milione di sterline è posizionata accanto a una testa in marmo di Tyche-Lucilla del II sec. d.C.
TEFAF NIGHT FISHING
L’obiettivo è non stancare il collezionista e farlo uscire possibilmente a mani piene. Si incontrano opere antichissime come il ritratto egiziano di una giovane donna del II secolo d. C. della zona di er-Rubaiyat nel Fayum, a Sud del Cairo che veniva usato come pannello per coprire il volto del defunto durante il processo di mummificazione. La novità di questa edizione è la mostra di sculture Night Fishing, con artisti come Georg Baselitz, Tony Cragg e Richard Deacon.
Londra
La formula antico-contemporaneo è di moda anche a Londra. Ma gli inglesi non ci pensano proprio a ospitare gli appassionati in quartieri fieristici e in occasione della fiera blasonata Masterpiece (dal 25 giugno al 1 luglio) dedicata all’arte, l’antiquariato e il design preferiscono il Royal Hospital nell’elegante quartiere di Chelsea. Meta estiva per i turisti. Parteciperanno circa 170 espositori per 35 mila visitatori previsti. L’anno scorso si sono spesi circa 100 milioni di sterline in opere d’arte.
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Tra le novità sarà presente per la prima volta la storica galleria Kraemer di Parigi, se a qualcuno interessa è la preferita dello stilista Karl Lagerfeld per i suoi mobili e oggetti d’arte del 18o secolo. E siccome la parola d’ordine qui è opulenza, l’edizione 2015 ospita anche la maison di gioielli Van Cleef & Arpels. Antico e contemporaneo vanno a braccetto anche per gli oggetti d’arte. Il mercante inglese Adrian Sassoon è famoso per le ceramiche Sévres, ma nel suo stand si incontrano anche i migliori designer contemporanei che lavorano il vetro, la ceramica e i metalli.
L’Italia
Le fiere italiane hanno il fascino della scoperta. Passeggiando per gli stand di Cortona Antiquaria - ogni anno dal 1963 si svolge l’ultima settimana di agosto e la prima di settembre - allestita nello storico palazzo settecentesco Vagnotti dentro le mura etrusche a 500 metri di altezza, si ha l’idea che l’affare sia a portata di portafogli. Gli espositori, una cinquantina, sono specializzati in antiquariato e gioielli d’epoca.
PALAZZO CORSINI ARNO
Per l’arte contemporanea bisogna guardare altrove. La sorpresa è la chiesa di San Marco che ha un mosaico eseguito su disegno di Gino Severini. E poi ci sono i vicoli, qualcuno conservato in modo originale come vico Jannelli che ha ancora le case medioevali in mattoni.
La palma di miglior location spetta di diritto alla Biennale di Firenze, che occupa il piano nobile di Palazzo Corsini affacciato sull’Arno. Qualche fortunato ricorda ancora quando le biennali duravano 60 giorni sotto la direzione di Mario e Giovanni Bellini e i collezionisti americani facevano la coda.
susini toro stand cesati
La prossima edizione dovrebbe segnare il cambio di passo, il nuovo segretario è Fabrizio Moretti, 38 anni, antiquario fiorentino con gallerie a Londra e New York, esperto in pittura rinascimentale e dipinti fondo oro. Per ora ci sono ancora i lavori in corso, le aspettative sono elevate, soprattutto riguardo ai dipinti antichi, sarà un evento che coinvolgerà i curatori dei principali musei internazionali, in particolare il Metropolitan di New York.
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