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    COSA NON FAREBBE RAMPELLI PUR DI ROMPERE I COJONI ALLA MELONI – IL VICEPRESIDENTE DELLA CAMERA MANDA UN MESSAGGIO A FAVORE DEL SALARIO MINIMO, IN BARBA A GIORGIA: “SERVE UN CONFRONTO VERO SENZA DOGMI. IN ITALIA C’È UN GROSSO PROBLEMA DI SALARI BASSI” – E RIVENDICA LE VECCHIE BATTAGLIE DELLA DESTRA SOCIALE: “È LA DOTTRINA GLOBALISTA A IMPORRE SALARI BASSI. NOI SIAMO ISPIRATI AL CONSERVATORISMO COMPASSIONEVOLE NEGLI USA...". CIAO CORE!


     
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    Estratto dell’articolo di Giacomo Salvini per “il Fatto quotidiano”

     

    fabio rampelli fabio rampelli

    Prima di partire per le vacanze, l’ultimo dossier sul tavolo del governo è quello del salario minimo. Oggi alle 17 Giorgia Meloni riceverà i leader delle opposizioni in un incontro difficile in partenza, vista la differenza di vedute: la premier è scettica sul salario minimo per legge, il centrosinistra ci proverà.

     

    Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera di FDI e padre politico di Meloni, invita a un “confronto vero” sul tema del salario minimo “senza dogmi”. Non è un “sì” alla proposta delle opposizioni ma il dirigente di FDI apre a una discussione “senza pregiudizi”.

     

    GIORGIA MELONI E IL SALARIO MINIMO - VIGNETTA BY MANNELLI GIORGIA MELONI E IL SALARIO MINIMO - VIGNETTA BY MANNELLI

    “Bisogna partire da una premessa – dice Rampelli al Fatto – in Italia c’è un grosso problema di salari bassi […] e di lavoro povero e precario […]: è giusto studiare la migliore soluzione per adeguare i contratti di lavoro e correggere le degenerazioni del globalismo. Per questo io dico che se ne deve parlare insieme per arrivare a una soluzione che faccia gli interessi dei lavoratori e non agisca per totem ideologici. L’importante è raggiungere l’obiettivo”.

     

    [...] Se vogliamo parlare di salario minimo, le cose vanno fatte come si deve: il rischio di fissarlo per legge e vedere poi una contrazione dei salari al ribasso esiste. Altrimenti la sinistra lo avrebbe fatto negli anni in cui è stata al governo”. L’importante, continua Rampelli, però è che si arrivi all’obiettivo di “migliorare il benessere dei lavoratori anche con salari adeguati”.

     

    giorgia meloni in versione barbie giorgia meloni in versione barbie

    Il co-fondatore di FDI rivendica proprio il ruolo della destra sociale ricordando le cose buone fatte dal governo Meloni fino a oggi e invitando ad andare avanti: “Con la dottrina ordoliberista si sono create delle diseguaglianze pazzesche – dice Rampelli al Fatto – è proprio la dottrina economica dominante, quella globalista, a imporre salari più bassi e rapporti di lavoro meno garantiti.

     

    Noi ci siamo da tempi antichi ispirati al conservatorismo compassionevole nato negli Usa. Il governo nella delega Fiscale ha già inserito alcune norme che vanno in questa direzione ma dovremo farlo in legge di Bilancio: quella del 2023 sarà la prima totalmente scritta da noi e dovremo concentrarci sul potere d’acquisto dei lavoratori e sulle fasce più deboli”.

     

    guido crosetto fabio rampelli ignazio la russa sergio mattarella giorgia meloni guido crosetto fabio rampelli ignazio la russa sergio mattarella giorgia meloni

    Per questo Rampelli rivendica la tassa sugli extraprofitti delle banche: “[…] hanno avuto dei guadagni importanti e quindi si tratta di coinvolgerle in un percorso redistributivo degli extraguadagni. Lo stesso percorso che abbiamo fatto con i giganti dell’energia, correggendo la norma parzialmente efficace varata dal precedente governo. Ora dobbiamo continuare, a partire dai giganti del web”. […]

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