fabrizio corona in carcere
CORONA: EX FOTOGRAFO ESCE DA CARCERE E VA IN COMUNITÀ
(ANSA) - Fabrizio Corona esce dal carcere e torna in una comunità terapeutica. Lo ha deciso il tribunale di sorveglianza di Milano che ha concesso all'ex fotografo dei vip l'affidamento terapeutico in una comunità a Limbiate, nel Milanese. Il giudice della Sorveglianza di Milano, Simone Luerti, accogliendo un'istanza del legale dell'ex agente fotografico, l'avvocato Antonella Calcaterra, ha concesso l'affidamento provvisorio e terapeutico in una comunità. I suoi legali hanno sempre messo in luce, infatti, il suo stato di ex tossicodipendente.
fabrizio corona
La stessa richiesta, che in quel caso però riguardava una comunità nel Bresciano, era stata respinta lo scorso 13 settembre da un altro giudice della Sorveglianza, Beatrice Crosti. Ora il provvedimento emesso, che permette a Corona di uscire già oggi da San Vittore, dovrà essere, però, confermato in un'udienza davanti a un collegio della Sorveglianza a fine marzo. Il giudice Crosti aveva deciso mesi fa che l'ex 're dei paparazzi' doveva rimanere in carcere, dato che, scriveva, ci sono "concreti elementi" che testimoniano la sua "attuale pericolosità sociale".
CORONA, CONTENTO MA TROPPI 16 MESI PER OTTENERE CIÒ
(ANSA) - "Sono contento di essere uscito, ringrazio il magistrato, ma sono anche incazzato per la fatica, perché ci sono voluti 16 mesi ad ottenere ciò". Sono le prime parole di Fabrizio Corona, uscito dal carcere milanese di San Vittore dopo la decisione del Tribunale di Sorveglianza, riferite dal suo legale, l'avvocato Ivano Chiesa. Il difensore ha fatto notare anche lui la "fatica" per ottenere la scarcerazione. "Potevano bastare 16 giorni non 16 mesi", ha detto.
fabrizio corona
Il legale ha spiegato che a Corona il giudice ha concesso un "affidamento terapeutico semiterritoriale", ossia da mattina a sera dovrà restare nella comunità di Limbiate e poi potrà tornare a casa a dormire, mentre "la domenica dovrà restare in casa". Nelle prescrizioni il giudice ha vietato all'ex 'fotografo dei vip' di "usare i social, di telefonare ad altre persone" che non siano i suoi legali e i familiari, "di rilasciare interviste e di diffondere immagini".
Il legale ha sottolineato che Corona, come ribadisce ormai da tempo, "è un altro uomo, ha una maggiore consapevolezza e in questi anni ha pagato 8 milioni di euro di tasse". Il 27 marzo prossimo ci sarà un'udienza davanti al Tribunale di Sorveglianza in composizione collegiale per discutere la conferma del provvedimento di oggi, ma anche la richiesta della difesa (è assistito dai legali Antonella Calcaterra e Luca Sirotti) di revocare la decisione con cui i giudici, mesi fa, gli tolsero l'affidamento in prova. "Corona - ha spiegato Chiesa - ha già scontato 5 anni e 5 mesi sugli 8 anni e 8 mesi di cumulo totale delle pene e se la Sorveglianza dovesse revocare quel provvedimento gli rimarrebbero da scontare due anni".
FABRIZIO CORONA
Giuseppe Guastella per il “Corriere della Sera”
Si apre la strada che presto potrebbe condurre Fabrizio Corona fuori dal carcere.
Stavolta, però, niente serate in discoteca e servizi fotografici. L'ex re dei paparazzi potrà uscire di casa solo di giorno per andare in una comunità terapeutica a disintossicarsi dalla dipendenza psicologica da cocaina.
Dopo quasi 5 anni espiati dal 2007, quando fu arrestato nell' inchiesta Vallettopoli di Potenza, Corona ha ottenuto il parere favorevole all'affidamento dalla direzione di San Vittore e dal Servizio per le tossicodipendenze, ma la decisione finale spetta al magistrato di sorveglianza Simone Luerti.
FABRIZIO CORONA
Per Corona la detenzione finirà a settembre 2021 a causa di una pena totale di quasi dieci anni dovuta a diverse condanne, tecnicamente corretta ma obiettivamente spropositata per ciò che ha fatto. Aveva ottenuto un altro affidamento nel 2015 dal magistrato Giovanna Di Rosa, ora presidente del Tribunale di sorveglianza di Milano, e 4 mesi dopo gli fu permesso anche di lavorare facendo serate.
Fu l'inizio di altri guai: un anno dopo fu arrestato per i 2,7 milioni in contanti trovati in un controsoffitto e in banca in Austria. Al processo venne condannato a un anno per una questione fiscale legata alla società Atena, ma i suoi avvocati Ivano Chiesa e Luca Sirotti ottennero l' assoluzione dall'intestazione fittizia (i contanti li aveva fatti in nero nelle discoteche). Corona, assistito nel percorso detentivo dall'avvocato Antonella Calcaterra, dovrebbe tornare nella sua casa di Milano, che è sequestrata.
fabrizio corona