virginia raffaele e roberto bolle
Silvia Fumarola per “la Repubblica-Roma”
Chi è rimasto incantato dalle sue esibizioni al Festival di Sanremo non ha ancora visto niente. Perché Virginia Raffaele, “ladra di facce”, come lei stessa si definisce, è capace di questo e altro.
Da giovedì (fino al 28 febbraio) è in scena al Teatro Ambra Jovinelli con “Performance”, di cui è protagonista e autrice con Giampiero Solari (che cura la regia), Piero Guerrera, Giovanni Todescan.
le imitazioni di virginia raffaele
Una galleria di donne, da Ornella Vanoni a Belén da Francesca Pascale a Marina Abramovic alla criminologa Roberta Bruzzone all’imitazione di Maria Elena Boschi. Quando Virginia la propose in tv, sguardo perso nel vuoto, effetto flou, evanescente, che ripete “concretamente…” al giornalista che la intervista, fece storcere il naso al ministro.
VIRGINIA RAFFAELE NEI PANNI DI BELEN virginia raffaele come donatella versace 7
“Dai tempi dei tempi noi donne usiamo l’arma della seduzione, anche quando compriamo le sigarette” spiegò l’attrice “C’è qualcosa di male? No. La satira prende di punta il potere, ma la mia era innocente: in più ho scelto la colonna sonora del film “Un uomo e una donna”, il massimo del romanticismo”.
In “Performance” Virginia Raffaele inventa un universo femminile parallelo, queste donne così diverse si confrontano tra loro grazie ai video, ma in scena c’è solo lei, la ragazza romana cresciuta al Luna Park dei nonni, che tra i pesci e il tiro a segno sognava di diventare attrice.
“Mi diverto molto” racconta “perché cerco di cogliere la personalità del personaggio, gli faccio dire e fare cose che non direbbe ma sarebbe plausibile”.
Con Ornella Vanoni (che chiede a chiunque incontri: “Abbiamo fatto l’amore io e te?”) e Belén, è stato facile, un gioco da ragazze: «Ornella è un mito, ha una personalità fantastica; Belén ripropone la sensualità anni 80, spacco e coscia, ma con intelligenza, con l’aria di chi non è consapevole».
virginia raffaele come donatella versace 13
Gambe chilometriche, per fare la parodia della showgirl argentina Virginia si spoglia, ma in genere è stravolta dal trucco. “Se devo sparire, sono pronta a farlo. Sono al servizio delle mie creature”.
virginia raffaele come carla fracci
Le sue non sono imitazioni, dice che cerca l’anima del personaggio, senza preoccuparsi delle reazioni. Carla Fracci ha applaudito, la Vanoni ha riso, Donatella Versace le ha chiesto di farle da controfigura.
“Immaginare la reazione della persona che andrò a imitare è l’ultimo dei miei pensieri” confessa la Raffaele, “Non mi creo il problema in partenza, ma faccio quello che sento, anche le critiche sono bene accette. Far ridere è una bella responsabilità, ma mi diverto”.
CARLO CONTI E VIRGINIA RAFFAELE VERSIONE CARLA FRACCI
Dietro ogni travestimento c’è un grande lavoro di preparazione, ore e ore di trucco. “E’ faticosissimo, anche fisicamente. Il trucco è fondamentale, ma devi beccare il gesto, studiare i tic, la prossemica. Per me che lavoro sulla verosomiglianza anche un dettaglio fa la differenza. Per questo non lascio niente al caso”. Mattatrice sul palco dell’Ariston, ora a teatro, sogna un “one woman show” in tv e intanto tiene d’occhio il personaggio più difficile: se stessa. “Sto studiando il personaggio di Virginia,ma non becco la camminata”.
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