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    AGUZZATE LA VISTA: I DUE DISTURBATORI DISOCCUPATI DI SANREMO CALZAVANO SCARPE COSTOSISSIME: PRADA E HOGAN!


     
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    Riceviamo e pubblichiamo:

    Lettera 1
    E' iniziato l'accerchiamento al Renzie Uno. Facebook si compra WhatsApp ma il Governo non è ancora in pericolo. #matteostaisereno usa twitter.
    Tiziano Longhi

    I PRECARI BLOCCANO IL FESTIVAL DI SANREMOI PRECARI BLOCCANO IL FESTIVAL DI SANREMO

    Lettera 2
    Dago spiegami, Sanremo cui prodest ?!?
    fingerintheass

    Lettera 3
    Gentile redazione,
    che Fazio c'entri o meno come Pippo Baudo con "Cavallo pazzo" non lo so.So che i due disturbatori di Sanremo, saliti sulle impalcature dell'Ariston, calzavano scarpe carissime.Guardando la foto : il primo a sx calzava un paio di scarpe Prada del costo di 57O euro.Il secondo in basso a dx, invece calzava scarpe Hogan del costo di 42O euro. Alla faccia della povertà!?
    Cordialità Roberto Fiasconaro.
    Fotoreporter e giornalista.

    Lettera 4
    Caro Dago,
    l'ultima uscita della Melandri sul desiderio della sua collaboratrice, mi ha spinto, immediatamente, a mandarla a cagare. Molti miei amici sono della stessa opinione.
    Cordialmente.
    Annibale Antonelli

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    Lettera 5
    Caro Dago, è ormai del tutto evidente che il prezzo della "non belligeranza - o meglio, sostegno occulto - di Berlusconi, Renzi lo pagherà a spese nostre: con la quota di sovranità che ci ruberanno ancora una volta con la riedizione del Porcellum che provanoa far passare per Italicum. Eloquenti, in tal senso, le parole di ieri di B. al termine dell'incontro ("l'accordo sulla legge elettorale non si tocca")... Poi la storia dirà cos'altro ha concesso, Renzi, sulla giustizia e sulle tv...
    Pietro@ereticodarogo

    Lettera 6
    Caro Dago,
    per trasparenza, è possibile vedere il contratto di assunzione della colf della Maxxi ?
    ilm'ot

    Lettera 7
    Caro DAGO, nella nuova politica italiana,la musica di ieri sarà sottoposta ai tagli. Passiamo da Berlusconi e la chitarra di Apicella, a Renzi e le forbici di Tony.
    Saluti, Labond

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    Lettera 8
    Caro Dago,
    Sinistrones disperati e incurabili. Hanno trovato uno, come il Matteuccio, che potrebbe persino farli vincere e loro lo odiano e lo avversano sol perché non demonizza e non odia Berlusconi con tutto se stesso come fanno loro. Fanno più pena di Fazio e Littizzetto !!!
    Salve Natalino Russo Seminara

    Lettera 9
    Caro Dago,
    Dannunziano chi? Renzi o Grillo? Segnalo che un po' di confusione regna al Corrierone. Ieri nell'intervista al Foglio il direttore De Bortoli rispondendo alla domanda su Renzi sentenziava "Per ora siamo alla sceneggiata dannunziana....". Ma oggi sulla prima del giornale diretto da De Bortoli compare un articolo di Marco Demarco, ex direttore del Corriere del Mezzogiorno, pensionato e ora commentatore del Corrierone, titolato "Un dannunziano nel palazzo" che dà del "dannunziano" non a Renzi ma a Grillo. Chissà, forse la verità sta in mezzo, né Renzi né Grillo. In realtà il vero dannunziano è Polito, il dandy (di palazzo), ex senatore della Margherita che ha sostituito Demarco alla guida del Corriere del Mezzogiorno e che fa anche lui il commentatore del Corriere diretto da De Bortoli. Tutto torna, vero?
    F.P.

    Lettera 10
    Tutto quel pippone stile beppuzzo severgnini sui gggiovani per poi alla fine promuovere la trasmissione di cui sara' opinionista fissa con la scusa di citare il portavoce m5s che proviene appunto dal grande fratello. Qui nella bassa modenese una pala e' pronta se vuole cimentarsi in fanghi meno nobili, ma ben piu' tangibili di quelli televisivi e politici. arisio

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    Lettera 11
    Il "giornalismo" italiota non si smentisce. Ora, inginocchiato nel più classico atto a favore di Renzi, cerca di fare passare sotto silenzio le parole di quel Barca (il fiero oppositore del catoblepismo, fino a poco tempo addietro vellicato come uomo del futuro della sinistra, ora surclassato mediaticamente dal bistecchino fiorentino) che convinto di colloquiare con il povero Vendola dice del telegenico: «una cosa che è priva...non c'è un'idea, c'è un livello di avventurismo.

    RENZI E BERLUSCONI PROFONDA SINTONIARENZI E BERLUSCONI PROFONDA SINTONIA

    Non essendoci un'idea, siamo agli slogan...Questo mi rattrista, sto male, sono preoccupatissimo perché vedo uno sfarinamento veramente impressionante».
    Invece di approfondire queste terrificanti impressioni di un uomo che vive dal di dentro la politica, magari per dimostrare che non sono vere, i nostri stimati giornalisti preferiscono glissare, per applaudire il "vincitore".
    Dai, raschiamo il fondo.
    Giuseppe Tubi

    Lettera 12
    Dago darling, dato che anche tu - solitamente così coraggioso - ti stai astenendo (S.E. & O) dal dire SanScemo al posto di SanRemo (come in certi anni passati), mi chiedo se ci sia un "bolscevico" veto del MinCulPop (specie quello che okkupa la RAI/Eiar) in tal senso. Magari hanno creato nottetempo un reato di vilipendio al fior fiore dello showbiz degli "altruisti" sinistrati (specie un celebrato buonista come Fazio!) coi conti in banca personali stratosferici.

    RENZI E GRILLO a bbed a aee b ae aadRENZI E GRILLO a bbed a aee b ae aad

    P.S. A proposito di "bolscevismi" residui in Italia (dove c'era il più grande e potente partito comunista dell'Occidente!), ci sarà mica lo zampino di Putin nella pratica imposta dall'Arcigay (S, E.&.O) di schedare tutti i frequentari di saune e "dark-rooms" gay? Orwell aveva sbagliato per difetto!
    Natalie Paav

    Lettera 13
    Signori di Dagospia, parlando di cose serie, ossia politica ed economia, andate quasi sempre a segno. E' il caso dei vostri report, in particolare ultimamente quello del vostro Bonazzi, che dipinge in maniera esemplare la vera situazione attuale della nostra orrida politica. Politica è una parola forte, oscena, in Italia se usata per riferirsi alle azioni dei vari Napolitano, Boldrini, Letta, Renzi e via cianciando.

    Ma andando al sodo, le cose stanno proprio come descritte da Bonazzi mentre dal punto di vista più strettamente economico di cose giuste ne ha dette parecchie ieri sera alla Gabbia di Paragone, l'economista con barba fuori dal giro che conta Paolo Barnard . Mentre i due scemi del villaggio, Fazio e l'amica del cuore, presentavano la stantia sceneggiata chiamata Festival, il Barnard incideva col bisturi, come il suo omologo sudafricano.

    RENZI E GRILLO ece a b c b ed aRENZI E GRILLO ece a b c b ed a

    Tanto per riassumere dice il Barnard: dove può andare un governo Renzie, nonostante le sparate del bullo toscano, la sua borietta, la sua cieca fiducia nel proprio narcisismo da juke box? Da nessuna parte perchè non abbiamo più la sovranità monetaria (e quindi non possiamo usare leve fondamentali che servono a controllare inflazione, tassi, costo del denato, etc, come invece fanno bellamente a proprio piacere i dannati USA, GB e altri compagni di merende); abbiamo invece deficit negativi con calo dell'economia e del gettito fiscale; abbiamo deflazione; abbiamo disoccupazione, allo stato inguaribile; abbiamo difficoltà di tante banche e soprattutto, strano a dirsi ma non troppo, quelle tedesche.

    Raffaella Leone e Giovanna MelandriRaffaella Leone e Giovanna Melandri

    Mi fermo qui - e ci sarebbe da discutere a lungo - per dire però una sola cosa che dovrebbe far pensare tutti. Perchè, sottolineo perchè, di fronte a problemi così grossi, ad affermazioni così nette, a prospettive così buie, la nostra stampa, i nostri conduttori tv del cacchio, insomma tutto il mondo dell'informazione non inchioda i nostri "politici" su queste domande, pretendendo risposte chiare, impegni precisi, da controllare ogni tre mesi. Perchè? Perchè è evidente che questi politici sono solo dei pagliacci senza arte nè parte. E ci stanno portando al crollo definitivo. Tra una canzone e una gag-ata.
    Luciano.

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