(SOTTO)SCALA E LA GITA SUL NILO – LE GIRAVOLTE DEL SOVRINTENDENTE MEYER CHE A “REPUBBLICA” RINGRAZIA LE MAESTRANZE PER IL “NO” ALLA TRASFERTA AL CAIRO DOPO IL CASO REGENI E AL “CORRIERE” RIVELA CHE NON ERA IN PROGRAMMA NESSUNA ESIBIZIONE IN EGITTO
Riceviamo e pubblichiamo:
orchestrali della scala
Vorrei aggiungere una riflessione sulla corretta ricostruzione di Gluck sulla surreale vicenda Scala-Egitto-Orchestrali-Regeni, ponendo attenzione particolare alle dichiarazioni di membri del Consiglio Comunale di Milano o esponenti di spicco del Pd milanese, come Elena Buscemi, e di tutti coloro che hanno ringraziato l’eroico intervento degli orchestrali per bloccare una tournée in Egitto, che non esisteva.
Non voglio sottolineare che uno, prima di commentare in ogni dove, dovrebbe verificare se la notizia sia corretta o fino a che punto, fa niente. Vorrei piuttosto sottolineare, a tutti, un altro aspetto.
il direttore della scala dominque meyer 2
La Scala può non prendere più in considerazione tournée a Istanbul, Mosca, Pechino e dintorni o in Arabia Saudita (Paese che, per altro, lavora con l’Accademia del Teatro alla Scala).
Naturalmente ciò comporterà dei minus-introiti nel bilancio Scala. Forse che questi mancati introiti andranno a intaccare le tasche degli eroici orchestrali combattenti per i diritti civili?
Ma manco per sogno, avranno sempre il loro stipendio al 100%; semmai andranno a intaccare le tasche di chi paga le tasse qual ora la Pubblica amministrazione dovesse coprire i mancati introiti.
striscione per giulio regeni
Dopo molti mesi di cassa integrazione al 100%, gli orchestrali continueranno a ricevere stipendio pieno qualsiasi tournée non venga effettuata. Al contempo, hanno già ripreso a lavorare anche privatamente per la Filarmonica, loro associazione privata che usufruisce del marchio Scala e alla quale la Fondazione Scala (fondazione di diritto privato ma con elevati soldi pubblici) consente loro di partecipare concedendo giorni di ferie che poi vengono “recuperati” non intaccando il monte ferie.
il direttore della scala dominque meyer 1
Inoltre, concede loro di suonare privatamente in complessi cameristici, anche di insegnare. Persino se la Scala chiede loro eventi particolari cui sono stati casi in cui hanno chiesto di essere ulteriormente pagati.
E c’è pure qualcuno che “sponsorizza” prodotti di moda sul proprio sito. Fanno bene, visto che nessuno chiede loro conto, anzi! Non voi che andate a lavorare in fabbrica e pagate le tasse per coprire i mancati introiti delle tournée siete gli eroi del Consiglio comunale di Milano, ma loro!
Facciamo una prova: decurtazione dello stipendio per i lavoratori Scala se non si fanno più tournée in Paesi che la Comunità internazionale ritiene di non specchiata democrazia. Così vediamo chi resta un eroe.
Pierluigi Panza
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