SPARATORIA COLONNE DI SAN LORENZO MILANO
A Milano non sarà facilmente dimenticato il fine settimana appena iniziato. Nella nottata di ieri, intorno all'una, San Lorenzo, da storico quartiere della movida notturna, si è trasformato in un'arena da sparatoria a cielo aperto, in cui sono stati feriti un carabiniere e due passanti.
Ma andiamo con ordine. È stata una coppia di giovani tedeschi, entrambi di 23 anni, a chiamare gli agenti ai quali hanno raccontato di essere stati aggrediti da due uomini con due cani e rapinati di una collanina. Dopo aver ascoltato il racconto dei giovani stranieri, i militari dell'Arma hanno deciso di intervenire direttamente nella piazza simbolo della vita notturna.
SPARATORIA COLONNE MILANO
Gli uomini delle tre pattuglie hanno inscenato un controllo per limitare l'assembramento, in realtà erano in cerca dei presunti rapinatori. Non appena identificato uno dei due, ventiduenne marocchino con precedenti, ha aizzato il suo pitbull contro un carabiniere, che è stato morso più volte prima al braccio destro e, poi, a entrambe le gambe. Dopo svariati tentativi di liberarsi, al militare non è restata altra scelta che sparare due colpi contro l'animale, che ferito si è allontanato.
SPARATORIA COLONNE MILANO
Nel frattempo un collega avrebbe utilizzato, senza fortuna, lo spray al peperoncino. Solo con l'aiuto di altri agenti l'aggressore, proprietario del cane, è stato arrestato e trovato in possesso di due grammi di hashish, spruzzatore urticante e della collanina scippata ai ragazzi tedeschi.
Poco prima, invece, il secondo presunto rapinatore aveva legato il suo pitbull, non opponendosi di fatto all'identificazione. Come detto, oltre al militare aggredito, ci sono state delle conseguenze anche tra i presenti alla scena da film western.
Infatti un giovane italiano di 23 anni è stato ferito di striscio alla gamba destra probabilmente da un frammento di un proiettile di rimbalzo proveniente dalla pistola del carabiniere. Il ragazzo, già dimesso dall'ospedale, è stato giudicato guaribile in cinque giorni.
SPARATORIA A COLONNE MILANO
Anche un'altra persona è stata costretta a recarsi al Policlinico in codice giallo, a causa delle piccole lesioni alle gambe dovute a schegge di cui non si conosce ancora l'origine. In questo secondo caso è stata coinvolta una donna di 31 anni originaria dell'Estonia.
Ma non è finita qui perché dopo l'intervento dei carabinieri, molti dei giovani presenti hanno aggredito gli agenti e lanciato bottiglie di vetro contro le auto dei militari. Sarebbe stato il marocchino di 22 anni, arrestato per rapina e resistenza e violenza a pubblico ufficiale, a scatenare la rivolta nei confronti delle forze dell'ordine.
Sparatoria alle colonne
Numerosi video della notte di violenza sono stati pubblicati sui social network: «Signori, questa è follia», «riprendete tutto». Dai filmati si vede inoltre il terrore della gente che si allontana velocemente dalla piazza.
Sulla vicenda è intervenuto l'assessore regionale alla Sicurezza e consigliere comunale di FdI, Riccardo De Corato: «Solo per mera fortuna, quanto accaduto stanotte (ieri per chi legge, ndr) non si è trasformato in tragedia. Le Colonne, area di rilevanza storica ormai trasformatasi in latrina, non possono essere zona franca per la delinquenza. La città ha bisogno di ordine: non può regnare l'anarchia, specialmente nelle zone della movida».
Sparatoria alle colonne 4
Negli ultimi anni, però, nel capoluogo lombardo ci sono stati altri episodi di violenza a cielo aperto. L'ultimo in ordine di tempo risale allo scorso gennaio: in via Gigante si è registrata la prima sparatoria dell'anno, con cinque colpi tutti calibro 7,65.
E ancora nel luglio del 2020, quando in via Creta, nel quartiere Baggio, tre persone tentarono di uccidere con 12 colpi di arma da fuoco (esplosi da due semiautomatiche, la prima calibro 30 Luger 7,65 e la seconda 9X21) un ragazzo di 25 anni. La banda aveva raggiunto il luogo del delitto in macchina e poi aveva aspettato che il giovane uscisse dal proprio palazzo. Oltre alla designata vittima venne colpito pure un amico. Movente dell'agguato un diverbio fra due fazioni rivali, scatenato in un locale in via Novara.
Sparatoria alle colonne 2
L'anno precedente, per la precisione il 12 aprile 2019, altri quattro colpi di pistola colpivano un uomo di 46 anni in via Cadore 48, nelle vicinanze dell'incrocio con via Bergamo. La vittima (Enzo Anghinelli già arrestato nel 2007 in flagranza di reato durante un'indagine sul traffico di cocaina) era stata avvicinata intorno alle 8 di mattina da due uomini a bordo di uno scooter, e il passeggero sparò colpendolo allo zigomo sinistro, gli altri proiettili terminarono sull'abitacolo. Anche in questo caso le indagini accertarono che si trattava di un regolamento di conti.
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