Salvatore Riggio per Corriere.it
LEBRON JAMES
Alla Little Caesars Arena di Detroit il match tra i Pistons e i Lakers non sarà ricordato per l’incredibile rimonta di Los Angeles (da -15 nell’ultimo quarto) ma per una rissa che si è scatenata all’improvviso. Succede tutto quando lottando per la posizione a rimbalzo, LeBron James (36 anni) e il centro avversario Isaiah Stewart (20) sono entrati in contatto e James, provando a liberarsi, ha colpito il lungo sul volto con una manata a pugno chiuso, provocandogli un taglio sopra l’occhio dal quale è uscito parecchio sangue (cinque punti di sutura per essere ricucito).
LEBRON STEWART 4
Da lì è scoppiato il caos. Perché Stewart ha pensato bene di farsi giustizia da solo cercando lo scontro fisico con LeBron. Ne è nata una maxi-rissa incontrollabile, che ha portato tutti gli assistenti allenatori e i membri della sicurezza in campo per cercare di separare i due (e vista la stazza non è stato facile), oltre ai giocatori già sul parquet.
Dalle immagini si vede Stewart, noto per la sua fisicità, che per ben tre volte si è liberato dalla morsa dei suoi compagni per avventarsi su James, travolgendo tutti quelli che trovava sulla sua strada, senza però riuscirci. Non è stato facile riportare la calma nell’Arena di Detroit, ma quando è tornata un’apparente tranquillità, la terna arbitrale guidata da Scott Foster ha deciso di espellere James per un fallo di tipo flagrant 2 per «contatto non necessario ed eccessivo sopra il livello delle spalle», e lo stesso Stewart per doppio fallo tecnico (per «multipli comportamenti non sportivi durante l’alterco»).
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Con il giocatore dei Pistons che, infuriato come non mai, a un certo punto è fuggito negli spogliatoi con la malcelata intenzione di rientrare sul parquet da un’altra uscita. Espulsi un tecnico per il ruolo di «agitatore e non paciere durante l’episodio».
Dati alla mano, per LeBron James è la seconda espulsione in 19 anni di carriera. La prima risale al 28 novembre 2017 contro i Miami Heat per doppio tecnico e proteste nei confronti di un arbitro. James ha comunque chiuso con 10 punti a referto allungando a 1.048 la sua striscia di partite in doppia cifra, mentre i Lakers hanno vinto la partita con una rimonta nell’ultimo quarto grazie a Russell Westbrook e Anthony Davis, che ha preso le difese di James: «Lo sanno tutti che LeBron non è un giocatore scorretto. Ha provato subito a giustificarsi con Stewart, non so poi che cosa sia preso ai giocatori di Detroit».
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