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    NON VE PIACE ‘O PRESEPE? “MI HANNO SCRITTO CHE SONO UNA BASTARDA E FASCISTA DI MERDA”, INSULTI E MINACCE DI MORTE ALL’ASSESSORA LARA MAGONI (EX CAMPIONESSA DI SCI). IL MOTIVO? LA REGIONE LOMBARDIA AVREBBE RIFIUTATO UN PRESEPIO REALIZZATO IN CAMPANIA. LEI NEGA IN LACRIME. “HO SOLO PROPOSTO DI PORTARLO A BERGAMO INVECE CHE IN REGIONE, E ADESSO SUI SOCIAL VENGO TRATTATA COME UN ANIMALE”


     
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    Fabio Paravisi per corriere.it

     

    presepe presepe

    L’hanno insultata e minacciata di morte, e tutto per un presepio. È una brutta vigilia di Natale per Lara Magoni, ex campionessa di sci e assessora al Turismo della Regione Lombardia, che in lacrime racconta la tempesta social che l’ha travolta nelle ultime ore. E tutto appunto per uno presepio realizzato in Campania e offerto all’amministrazione regionale lombarda e infine allestito nel municipio di Bergamo. Questo perché, secondo alcune voci circolate ieri, proprio Magoni avrebbe rifiutato il dono dei campani. «Ma non è vero niente, è una cosa molto brutta o — racconta l’assessore —.

     

    Ho ricevuto la proposta di donazione dall’assessore al Turismo della Regione Campania, Felice Casucci e l’ho apprezzata tantissimo perché io più di ogni altro amo i simboli del Natale, e anche come partito siamo a favore di ogni tradizione religiosa. Il problema è che quando la Regione riceve un omaggio dev’essere formalizzato e dall’assessorato mi hanno spiegato che non c’erano i tempi tecnici per la pratica. Non volevo perdere l’occasione, che ritenevo molto bella e allora ho detto a Casucci che avrebbe potuto donare il presepio a Bergamo, città simbolo della sofferenza dei mesi scorsi. È stato poi lui a contattare il Comune e io sono uscita dai giochi».

     

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    Ma poi qualcuno ha scritto che era stata proprio Magoni a rifiutare il presepio napoletano: «Non mi sarei mai permessa di rifiutare questa opportunità - dice, mentre la voce si spezza tra le lacrime —. Invece mi vedo attaccata sui social come mai nella mia vita. Mi stanno trattando come una bestia, mi hanno scritto che devo morire, che sono una bastarda e una fascista di merda.

     

    lara magoni lara magoni

    Non ce la faccio più, se va avanti così non so cosa farò. Io non rompo le scatole a nessuno, mi comporto bene, faccio una fatica pazzesca, passo il Natale da sola perché i miei sono morti tutti. Posso essere fascista o antipatica ma non sono pazza. Sto soffrendo moltissimo, son disperata e questa mancanza di rispetto mi sta facendo molto male».

     

    In una successiva nota ufficiale, Lara Magoni ha aggiunto: «Per una provincia che rimarrà nei cuori di tutti noi con quelle indimenticabili immagini dei carri militari che trasportavano i nostri cari, un omaggio fortemente simbolico che sono felice sia giunto a destinazione portando con sé tutta quella forza, quell’energia e quella passione della quale tutti abbiamo bisogno. Un grazie sincero all’assessore Casucci per aver accolto e condiviso il mio desiderio; giunga un abbraccio a Lui ed a tutti gli amici campani».

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