Grazia Longo per “La Stampa”
cena con mascherina cenone
Tra quaranta giorni è Natale e gli scienziati sono già in allarme per il rischio che la quarta ondata di Covid-19 possa allontanare la speranza di tornare a impacchettare i regali sotto l'albero come due anni fa.
Gli esperti premono, dunque, sull'esigenza della terza dose di vaccino e sull'opportunità di ridurre la durata del Green Pass o di vincolarlo unicamente al vaccino e non ai tamponi. Anche il ministro della Salute Roberto Speranza, dallo studio di "Che tempo che fa", mette in guardia gli italiani: «Il Natale dipende da noi».
cena con mascherina
La situazione richiede, oltre a un'accelerata sui richiami, allerta massima: «In Italia stanno crescendo i contagi ed è necessario alzare i livelli di attenzione. Manteniamo le regole esistenti, ma valuteremo».
Il tema è ancora il Green Pass che, al momento, è valido fino alla scadenza dei 12 mesi dal richiamo: «Nessuno finora ha un intervallo di 12 mesi dalla seconda dose, per la durata del Green Pass valuteremo le indicazioni del Comitato tecnico scientifico».
pierpaolo sileri foto di bacco (1)
Nonostante l'impennata dei contagi siamo lontani dal punto in cui eravamo un anno fa, osserva il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri e rassicura, «Sarà un Natale libero». Ma la clessidra indica la necessità di fare presto. «Preoccupato per i contagi in vista del Natale» si definisce anche il ministro degli Esteri Luigi Di Maio che aggiunge: «Se la comunità scientifica mi dice che dobbiamo farci la terza dose, noi lo facciamo, siamo pronti».
Non a caso, oltre che sulla terza dose, all'interno del governo si sta discutendo sulla possibilità di ridurre la durata del Green Pass da 12 a 9 mesi o addirittura a 6 mesi, ma soprattutto si pensa a escludere i tamponi dal certificato verde. In sostanza per avere il Green Pass bisognerà essere vaccinati o guariti. E dal mondo della scienza arrivano segnali in questa direzione.
RICCIARDI 1
Il professor Walter Ricciardi, è per il pugno duro: «Via il Green Pass a chi rifiuta la terza dose. E stop rapido ai sanitari No Vax». In un'intervista al Messaggero, il consulente del Ministero della Salute ribadisce che la terza dose al momento è necessaria solo per operatori sanitari, anziani e per tutti coloro che «lavorano a contatto con i fragili» come gli insegnanti visto che i bambini non possono essere vaccinati.
FABRIZIO PREGLIASCO 2
Secondo Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario dell'ospedale Galeazzi di Milano, il cenone di Natale dovrebbe avvenire solo tra tutti vaccinati, over 60 con terza dose, e distanziamento tra nuclei familiari.
Sottolinea, inoltre, di essere «per l'obbligatorietà della vaccinazione», e ritiene che il tampone rapido, strumento per ottenere il Green Pass di 48 ore, «è solo un'istantanea che non garantisce nulla, dopo 2 minuti ci si può positivizzare».
GUIDO RASI
Guido Rasi, ex direttore esecutivo dell'Ema sostiene che «la terza dose di vaccino potrebbe essere davvero l'ultima. Molti immunologi valutano che il ciclo tradizionale di tre dosi stabilizza la memoria immunologica».
Pensando al Natale, «il prossimo potrebbe essere un Natale migliore di quello scorso, ma non sarà normale. Siamo molto a rischio, viviamo un equilibrio molto precario».
silvio brusaferro gianni rezza
Di una «decisione politica, che si sta valutando soprattutto a livello governativo» parla Gianni Rezza, direttore prevenzione del Ministero della Salute. Chiosa: «È chiaro che il vaccino è una misura senz'altro più efficace del tampone, che fotografa la situazione immediata».
Per Andrea Crisanti, docente di microbiologia all'Università di Padova «inutile farsi illusioni: la terza dose spetta a tutti. È necessaria per garantire una protezione solida, soprattutto nei soggetti più deboli».
andrea crisanti mezzora in piu
Per quanto concerne il Green Pass, «andrebbe legato ai vaccini, non ai tamponi, e fatto durare sei mesi dall'ultima dose».
Silvio Brusaferro, presidente dell'Iss conclude che «la protezione del vaccino cala dopo sei mesi, per questo è fondamentale la terza dose». Ieri, intanto, i nuovi casi di Covid sono stati 7.569 (8.544 sabato) e 36 le vittime (sabato 53). In lieve risalita il tasso di positività da 1,6% dell'altro ieri a 1,7%.