Estratto dell'articolo di Marta Borghese per www.repubblica.it

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«Non si affitta ai tatuati». Alle difficoltà segnalate dagli stranieri, dalle seconde generazioni di immigrati e dalle persone transessuali - nella città in cui negli anni del boom fiorivano i «Non si affitta ai meridionali» - oggi si aggiunge quella di chi ha scelto di fare del proprio corpo un’espressione di geometrie, disegni e colori. È successo l’altra mattina ad Alessia Castellani e Daniel Iaconis, coppia di tatuatori originari di Milano che a un annuncio pubblicato su Facebook per cercare casa a Torino si sono visti recapitare un messaggio di pesante violenza.

[…] «Come pretendi che qualcuno possa darvi una casa conciati così? Fate schifo, sembrate drogati e sporchi. Se avessi una casa la brucerei piuttosto che darla a voi. Non troverete mai casa o lavoro con quei tatuaggi».

Il bello è che loro un lavoro ce l’hanno: 1.500 ore di formazione e l’abilitazione per esercitare. […]

il messaggio contro i tatuati

Dopo la denuncia fatta da Alessia sul gruppo Facebook Mirafiori Sud, il profilo da cui è stato mandato il messaggio di insulti è sparito. «Forse si trattava di una pagina falso - spiega - Ma ho voluto comunque pubblicarlo per denunciare gli insulti che le persone come noi, che hanno tatuaggi su tutto il corpo, ricevono quotidianamente, e poi perché credo che possa servire a sensibilizzare e a far sentire meno solo chi magari ha i piercing o i capelli blu e che è discriminato per questo motivo».

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