Paolo Mastrolilli per “la Stampa”

MESSICO IMMIGRAZIONE ILLEGALE

Torna l’allarme per i bambini che attraversano da soli la frontiera fra il Messico e gli Stati Uniti. Secondo i dati della U.S. Customs and Border Protection (CBP), durante il mese di giugno sono stati fermati in media ogni giorno 127 minorenni non accompagnati da adulti, che cercavano di entrare illegalmente negli Usa.

Dall’inizio dell’anno delle operazioni di controllo, cominciato il primo ottobre 2014, in totale i bambini arrivati dalla frontiera meridionale sono stati 26.685. Tutti, tranne 409, provenienti da El Salvador, Honduras, Guatemala e Messico. 

Due anni fa l’emergenza di questi piccoli immigrati aveva sconvolto gli Stati Uniti, generando polemiche perché secondo i repubblicani era stata provocata dalle iniziative del presidente Obama, che avevano dato l’impressione di aver aperto le porte ai bambini vietando la loro deportazione. Non era così, in realtà, ma la percezione era bastata a scatenare il fenomeno. 

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Per qualche tempo è stato posto sotto controllo, ma secondo i dati della U.S. Customs and Border Protection sta riprendendo. E questo proprio alla vigilia della campagna presidenziale del 2016, dove il candidato repubblicano Donald Trump sta giocando proprio la carta dell’immigrazione illegale, per attaccare il Messico e guadagnare consensi.