Estratto dell’articolo di Carlo Bertini per “la Stampa”
sergio mattarella giorgia meloni
La reazione più divertita è quella dei vecchi democristiani. «Forse Meloni ha istinti suicidi», commenta una vecchia volpe del Pd che preferisce l'anonimato: «Per avere la maggioranza in Senato, deve avere 104 voti e il centrodestra ne ha 115. Ma lei si priva di nove senatori facendoli ministri...almeno altrettanti saranno i senatori sottosegretari! Poi, non contenta, leva pure dal governo Maurizio Lupi, che al Senato ha un suo gruppo parlamentare... Ma così il governo nasce morto!».
[…] ai dem colpisce la modalità con cui la premier «non ha concesso il cuore del governo a Berlusconi o Salvini: il ruolo di vicepremier è una medaglia di latta, non esiste nell'ordinamento, neanche nell'amministrazione», nota Borghi. «Poi agli Esteri c'è Tajani, ma la presenza di Crosetto alla Difesa garantisce gli alleati americani e lui insieme alla Meloni sterilizza le ipotesi di sbandamento dopo le uscite di Berlusconi.
giorgia meloni giura come presidente del consiglio
Infine, mettere Giorgetti all'Economia è un'operazione sottile: impegna direttamente la Lega per affrontare il rapporto con l'Europa, la trattativa sul Pnrr e la tenuta sociale del paese. Giorgetti dovrà badare alla tenuta dei conti, non potrà fare la flat tax e la Lega non potrà metterlo sotto schiaffo». […]